Esperimenti scientifici: quelli più incredibili della storia che hanno sconvolto il mondo

La storia è piena di esperimenti scientifici sensazionali ma quali sono i più sconvolgenti? Ecco gli esperimenti scientifici che hanno sconvolto il mondo.

boccette colorate esperimenti
Esperimenti scientifici – Foto da Pixabay

Nel corso dei secoli la ricerca scientifica si è sviluppata sempre di più affrontando sfide a volte insormontabili. Nonostante ciò, la ricerca è sempre riuscita ad andare avanti come accadde durante la Rivoluzione Scientifica.

Durante tutto questo tempo ci sono stati tantissimi esperimenti scientifici, che hanno portato alla luce scoperte più o meno importanti.

Alcuni di questi esperimenti sono stati davvero sensazionali ed essenziali per l’evoluzione del mondo, basti pensare alla scoperta della radioattività o alla penicillina.

Altri esperimenti, invece, possono essere oggi considerati abbastanza ambigui e discutibili. La loro discutibilità è dovuta al modo o degli scopi per i quali sono stati fatti. Vediamo allora quali sono i più i più strani e raccapriccianti esperimenti scientifici avvenuti nel corso della storia.

Gli esperimenti più raccapriccianti della storia

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Vecchio manicomio – Foto da Pixabay

Vediamo alcuni esperimenti scientifici abbastanza raccapriccianti. Si tratta di esperimenti spesso avvenuti in tempi di guerra, dove nella maggior parte dei casi non c’era alcun controllo o etica.

Uno di questi è sicuramente quello che riguarda l’Unità 731. Si sa, la guerra lascia sempre molto spazio alla pazzia, e sicuramente durante la Seconda Guerra Mondiale, questa ha raggiunto il suo apice massimo.

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L’Unità 731 era un’unità segreta di ricerca sulle armi biologiche dell’esercito imperiale giapponese. Nel corso della guerra questa unità ha testato delle armi biologiche su gente cinese, mongola e coreana, con esiti nella maggior parte dei casi letali.

Gli scienziati effettuarono delle vere e proprie vivisezioni, senza fare alcun uso di anestesia. Oltre ai test sono ci furono prove di gravidanze forzate, iniezioni di virus ed infezioni. Il tutto era stato realizzato per verificarne la risposta del corpo umano ed anche avvelenamenti.

Nonostante le atrocità commesse, gli Stati Uniti rilasciarono l’immunità agli scienziati dell’Unita 731. Gli scienziati giustificarono gli esperimenti come informazioni utili per l’America riguardo le armi batteriologiche.

Un altro esperimento obbrobrioso è avvenuto in Alabama, negli Stati Uniti. Nella cittadina di Tuskegee alcuni scienziati hanno effettuato esperimenti scientifica senza alcun consenso.

Le vittime furono alcuni agricoltori afroamericani. Questi subirono gli esperimenti senza neanche saperlo, con la promessa di una cura per la sifilide.

Purtroppo però, non si trattava di una cura ma semplicemente di uno studio sull’avanzamento della malattia, non utilizzando alcuna forma di antibiotico, nonostante la penicillina fosse già utilizzata in quegli anni.

Ovviamente per la maggior parte dei candidati l’esito fu la morte e per i più fortunati ci furono delle gravi complicazioni. L’esito di questo abominio portò però alla modifica delle leggi che regolano gli esperimenti scientifici negli Stati Uniti.

Come non citare poi tutti i discutibili esperimenti avvenuti nei manicomi. Uno tra questi riguarda quello portato avanti dal Dott. Henry Cotton. Secondo il medico del New Jersey, rimuovendo alcuni organi ipoteticamente malati si sarebbero risolte alcune malattia mentali.

Durante il 1907, quindi il medico estrasse diversi organi considerati la causa delle malattie mentali di alcuni pazienti, senza ovviamente chiedere loro il consenso.

Tra questi ci sono intestini, denti, stomaci, il tutto per studiarli. Uno studio che ha ovviamente portato alla morte di tantissimi pazienti, che ovviamente non sono minimamente guariti. Oggi infatti sappiamo come le malattie mentali non sono causate da organi malati.

Per giustificare queste morti, il dottore dichiaro come queste non fossero altro che “psicosi allo stadio terminale”, nascondendo così i suoi misfatti.

Da ricordare poi, il rinomato elettroschock studiato negli anni sessanta. In questi anni la Dott.ssa Lauretta Bender ne studiò gli effetti su dei bambini.

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L’idea della dottoressa si basava sulla convinzione che la terapia dell’elettroschock fosse capace di migliorare e curare la schizofrenia e alcuni altri disturbi mentali. Purtroppo però questo non ha funzionato, ma per oltre 100 bambini ormai era troppo tardi.