Pesci ed inquinamento acustico: anche loro odiano i rumori, che diventano sempre più insistenti con il passare del tempo
L’inquinamento acustico è causa di fastidi per noi esseri umani e non solo. Poche volte, infatti, ci fermiamo a riflettere su quanto possa essere fastidioso per i nostri amici animali. Basta pensare, all’interno delle nostra mura domestiche, quello che succede con i nostri animali, quando usiamo elettrodomestici particolarmente rumorosi. Pensate, quindi, in maniera più estesa, a quello che succede per esempio ai pesci, che assistono tutto il giorno a fastidiosissimi rumori causati dall’essere umano e dai traffici marini. La vita in fondo al mare non risulta essere per nulla facile e tranquilla per i nostri amici pesci, scopriamo subito il perché.
I pesci ed i rumori: il problema dell’inquinamento acustico
Moltissimi sono i pesci che risentono in modo particolarmente significativo dell’inquinamento acustico. I mammiferi marini risultano essere quelli maggiormente colpiti in quanto, per loro, le onde sonore sono necessarie per orientarsi, per localizzare un partner, per cacciare le prede, per difendersi e soprattutto per comunicare. Spesso, negli studi effettuati, che riguardano proprio la vita degli ecosistemi marini, il problema dell’inquinamento acustico viene messo da parte, quasi dimenticato o non valutato, come se non fosse realmente un problema.
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Questo rappresenta un grosso errore. L’impatto sonoro da parte dell’uomo sugli ecosistemi marini risulta essere, infatti, altissimo. Dal 90% degli studi mette in luce i danni causati da tale inquinamento, per mano dell’uomo: su tutti gli animali marini l’inquinamento acustico, o per dirla in modo più semplice, i rumori, hanno un impatto assolutamente negativo. Ogni fonte di rumore è deleteria per la fauna marina, dai rumori delle navi a quelli che provengono dalle infrastrutture energetiche.
Lo stress dell’inquinamento acustico per i pesci
Come si può chiaramente immaginare, i rumori, costituiscono una forte fonte di stress per i nostri animali marini, tanto da limitarli nelle loro funzioni vitali. Tutto questo, porterà, inevitabilmente, a conclusioni disastrose, anche volendo considerare che nei nostri mari, moltissime sono le specie protette in via di estinzione. Gli studiosi, che si occupano appunto del benessere della flora e della fauna marina sono seriamente preoccupati. Pertanto si stanno impegnando affinché anche l’inquinamento acustico venga incluso nelle valutazioni delle pressioni cumulative sugli ecosistemi marini.
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Un problema da non sottovalutare, dunque, quello dell’inquinamento acustico in relazione agli ecosistemi marini. Anche perché, come ci tengono a sottolineare gli studiosi del settore, l’inquinamento acustico causato dall’uomo ed i suoi danni, potrebbero rapidamente diminuire. Infatti a differenza di altri tipologie di inquinamento, quello acustico causato dall’uomo, potrebbe fermarsi nel momento in cui i rumori si fermano. Dunque se è vero che il traffico marittimo non si può eliminare, si potrebbe almeno pensare di limitarlo. Solo in questo modo si potrebbero limitare anche i danni ai nostri ecosistemi marini, già messi duramente alla prova da noi uomini.