Ecomafie ed ecosostenibilità: la spazzatura è il male del secolo. Come ovviare al problema

“Ecomafie ed ecosostenibilità”: il 25 marzo ad Avellino ha avuto luogo l’evento che collega l’accumulo di rifiuti alla criminalità organizzata.

Ecomafie spazzatura italia
Bandiera italiana (Image by RGY23 from Pixabay)

Siamo presso l’Istituto Tecnico Economico “Luigi Amabile”, ad Avellino. Il giudice civile del tribunale locale, Cristina Rizzi, parla di un’evoluzione progressiva del modus operandi delle mafie. Non si parla più di operazione in stile “il padrino”, piuttosto la camorra è divenuto un fenomeno diffuso a macchia di leopardo che si muove per occupazione di piccoli territori.

La lotta alle mafie non si è fermata, è attiva nel Casertano e nel Napoletano, nel meridione del belpaese. Nonostante gli esempio di Falcone e Borsellino siano lontani, risuonano nell’azione del tribunale di Avellino, continua Rizzi.

Ecomafie ed ecosostenibilità: la mano invisibile del potere parastatale

Ecomafie spazzatura discarica
Discarica (Image by Pexels from Pixabay)

Per il giudice è necessario educare le giovani generazioni all’anti-mafia. La memoria storica legata ai personaggi che hanno fatto la differenza deve essere riconosciuta. Nella lotta all’usurpazione territoriale quegli esempi devono essere presenzializzati e attualizzati.

Il grande problema resta quello relativo alla zona della Terra dei fuochi. All’oggi il potere della mafia non è neanche più riconoscibile come direttamente contrapposto a quello dello stato. L’organizzazione mafiosa si è praticamente mimetizzata con l’imprenditoria. È di fatto entrata attivamente nel tessuto dei commerci.

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La Terra dei fuochi è una vasta area che copre il territorio della Campania a cavallo fra la provincia di Caserta e quella di Napoli. Venne così denominata nei primi anni 2000 per via dei numerosi roghi di cumuli di rifiuti abusivi sul territorio. Non solo, nella terra dei fuochi i rifiuti tossici vengono interrati e lasciati ad avvelenare terreno, ambiente e persone.

I roghi hanno diffuso negli anni un quantitativo tale di diossina e altri gas nocivi nell’atmosfera da aver determinato un incremento di patologie specifiche nella popolazione locale. Si parla di malattie mortali come tumori e leucemie.

L’attività mafiosa, con l’ingresso nell’imprenditoria, ha affinato i proprio strumenti. Smaltimento e interramento i rifiuti, cementificazione e occupazione del territorio statale. Queste solo alcune delle branche in cui la criminalità si è specializzata. La difficoltà è nella difesa della popolazione spesso omertosa perchè minacciata dai criminali.

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Il giudice Rizzi fu membro attivo del processo Cava, un processo che ha segnato un prima e un dopo nella lotta alla camorra. Grazie alla partecipazione al processo, dichiara il giudice ad AvellinoToday, ha potuto osservare i cambiamenti poziori e deteriori nelle nuove generazioni.

Alcune si sono emancipate dal fenomeno condannandolo venendo a conoscenza degli agiti criminali, altre famiglie sono invece rimaste fedeli alla camorra. Il problema delle mafie sul territorio italiano è radicato da generazioni. Gli esempi storici di lotta attiva e successo consolidano la consapevolezza che è possibile uscirne. Il primo passo consiste nell’illuminare il fenomeno.