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Orto

Riproduci il rosmarino in casa: la tecnica degli esperti non sbaglia mai

Riproduci il rosmarino in casa: la tecnica degli esperti non sbaglia mai e avrai in casa l’erba aromatica a costo zero. Incredibile ma vero. 

bistecca e rosmarino – Pixabay

Tra le erbe aromatiche più apprezzate ed impiegate in cucina c’è lui, il rosmarino. Fresco a profumato, il rosmarino dà sempre quel tocco in più a numerose pietanze. Cosa dire ad esempio dei piatti di carne, certamente anche una semplice bistecca alla griglia diventa qualcosa di speciale con un rametto di rosmarino. Viene quindi spontanea la domanda: perché non coltivarlo in casa?

Se stai pensando che non hai tempo, non hai spazio e  non hai il pollice verde, beh ti stai sbagliando. Questa tecnica ideata e provata da esperti ha proprio lo scopo di aiutare ed invogliare i neofiti. Ti stupirà per la sua semplicità, non solo per quanto concerne l’iter ma anche per l’occorrente da usare.

Rosmarino in casa, la tecnica che ti lascia senza fiato

Rosmarino fresco – Pixabay

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Per avere del rosmarino a chilometro zero, questi sono dei piccoli passaggi da attuare:

  • Innanzitutto devi tagliare un rametto di rosmarino che sia lungo 15 cm e riporlo in un bicchiere contenente dell’acqua. Questa fase principale è importante perché permette così la creazione di radici. Ovviamente affinché questo accada è opportuno attendere e non demordere se i primi giorni non si vedranno i risultati. Purché tu lo posizioni nella zona meno fredda della casa, sicuramente il tuo rametto ti darà soddisfazioni;
  • Nei giorni in cui si attendono le radici, è utile controllare periodicamente il livello dell’acqua perché se questa evapora del tutto lasciando il bicchiere asciutto tale esperimento è destinato a fallire. Ecco che invece l’acqua va mantenuta. Decorse tre settimane da questo piccolo esperimento, si vedranno spuntare le prime radici.

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  • Questo  momento è veramente gratificante: il rosmarino è pronto per essere piantato. Si consiglia per questa fase un vaso che sia profondo sui 10-15 cm riempito con terriccio e concime e con un buco al centro per mettere dentro il ramo trattato sinora. E annaffiare ogni due giorni, il rosmarino non ama molto l’umidità.

Se non ci sono progressi vuol dire che il vaso scelto non effettua un buon drenaggio e l’umidità della pianta ha fatto marcire le radici pregiudicando quindi lo sviluppo della stessa.

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.

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