Carne, istruzioni per l’uso. La procedura sbagliatissima che ti procurerà dei guai

Pollo: l’animale più consumato al mondo. Uno studio condotto da ricercatori dell’Università del North Carolina rivela una verità inaspettata.

Pollo contaminazione carne
Carne di pollo (Foto di Manfred Richter da Pixabay)

Un team di ricercatori dell’Università del North Carolina, in America, ha pubblicato i risultati dello studio relativo ai nostri usi nella preparazione del pollo e la possibilità di contaminazioni.

Il risultato non è dei più rassicuranti considerando che è uno degli alimenti che maggiormente frequenta le nostre tavole. Ma vediamo nel dettaglio qual è la scoperta.

Pollo: lavarlo in lavandino comporta un elevato rischio di contaminazione

Pollo contaminazione alimento
Pollo, primo piano (Foto di Pexels da Pixabay)

Lavare il pollo sotto l’acqua del rubinetto della cucina e toccare altri cibi subito dopo comporta un aumento del rischio di contaminazione dei cibi del 30%. Questo è il risultato dello studio osservazionale sulla sicurezza alimentare nel lavaggio del pollame. Lo studio è pubblicato sul Journal of Food Protection.

Questa comunissima pratica lascerebbe tracce di contaminazione sul piano cottura e sugli alimenti preparati immediatamente dopo. Il pericolo di contaminazione è rappresentato dalla presenza di salmonella e E. Coli nella carne fresca di pollo, in particolare nei petti.

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L’Università statunitense ha condotto lo studio coinvolgendo 300 persone suddivide in due gruppi. 158 persone facevano parte dell’unità di controllo, le altre 142 di quella di trattamento. I partecipanti sono stati osservati mentre cucinavano cosce di pollo affetto da un ceppo di Escherichia Coli DH5a inoculato in precedenza. Contemporaneamente questi avevano il compito di preparare un‘insalata subito dopo aver lavato il pollo.

Il gruppo di trattamento, sensibilizzato invece alla tematica, non avrebbe lavato il pollo in fase di preparazione. I ricercatori hanno misurato il tasso della contaminazione incrociata degli alimenti testandone i livelli su insalata e piani di lavoro.

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Il risultato non ha lasciato spazio a perplessità. I ricercatori hanno rilevato alti livelli di E. Coli nel lavandino e nell’insalata. La causa è il passaggio del batterio dall’imballaggio del pollo alle mani, al lavandino ed infine all’insalata. Questo tipo di contaminazione desta maggiore preoccupazione di quella lasciata da liquidi direttamente provenienti dal pollo sul bancone da cucina.

Il 26% e il 30% della lattuga preparata è risultata contaminata. Le percentuali si riferiscono rispettivamente alle insalate dei due gruppi. La conclusione dello studio invita a non lavare quindi il pollo sotto l’acqua del lavandino, a lavarsi sempre le mani dopo averlo maneggiato e a detergere tutto ciò che entra in contatto con l’animale.