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Bicicletta: storia ed evoluzione del mezzo green ante litteram. Perché deve tornare in voga

Diamo uno sguardo alla storia e all’evoluzione di un mezzo di trasporto importantissimo, ora come non mai, alleato dell’ambiente: la bicicletta.

Bici da corsa (PIxabay)

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Diamo uno sguardo alla storia e all’evoluzione di un mezzo di trasporto importantissimo, ora come non mai, alleato dell’ambiente: la bicicletta. Le prime raffigurazioni di un mezzo i trasporto vagamente simile alla moderna bici si possono trovare nel Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci. In questo diario, l’artista appuntava tutti i suoi disegni e i suoi progetti.

In particolare, c’è un disegno piuttosto evidente, che ci riporta al mezzo di trasporto green per eccellenza. Due ruote, una sella e un manubrio. Per decenni abbiamo attribuito l’invenzione della bicicletta proprio al grande Leonardo. In realtà, quella bozza non è altro che un falso, aggiunto da qualcuno durante il restauro degli anni 50.

L’invenzione della bici e la sua evoluzione nella società

Fila di biciclette (Pixabay)

Dunque, l’invenzione della bici non è del 1500 e non è da attribuire a Leonardo Da Vinci. Il primo prototipo di bicicletta, infatti, risale ai primi del 1800. Si tratta della draisina, messa in commercio in pochi esemplari dal barone Karl Von Drais nel 1817. Questo modello presenta una sella, un manubrio e due ruote, ma non ci sono pedali. Bisogna spingerla. Diventa subito il simbolo dell’alta società, molti nobili, infatti, la usano per fare lunghe passeggiate.

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Soltanto intorno al 1850 vengono aggiunti i pedali, trasformandosi nell’oggetto moderno che tutti noi conosciamo. Inizialmente, prima di assumere il nome di bicicletta, si chiama velocipide, e presenta ruote di legno rivestite di ferro. Non proprio comode, tanto che subiscono forti scossoni per il manto stradale e si piegano o si spezzano facilmente. Per ovviare a tali inconvenienti, viene introdotto il biciclo, la bici con un ruota posteriore piccolissima e una anteriore gigantesca.

La bicicletta moderna, simbolo d libertà

Bici dalla forma particolare (Pixabay)

La ruota anteriore, essendo enorme, riesce ad assorbire meglio le vibrazioni, tuttavia, è di una scomodità pazzesca ed è anche molto pericolosa, essendo alta quasi un metro e mezzo. Per questo motivo, ben presto viene usata solo nei circhi o negli sport, ma non nella quotidianità. Nel 1968 arriva la bicicletta moderna, a due e a tre ruote, con catena di trasmissione e con pneumatici di gomma, e si diffonde ovunque nel giro di poco tempo.

Nel corso degli anni, la bici ha subito numerose trasformazioni, nella sua aerodinamica e nelle sue caratteristiche. La prima bici elettrica, ad esempio, viene creata in America addirittura ne 1897. Alla fine del secolo, la bici diventa il simbolo dell’emancipazione delle donne, libere d spostarsi senza mariti accanto. Nei primi del 1900, invece, si diffonde tra le popolazioni più povere, accelerando gli scambi commerciali.

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Questo mezzo di trasporto green, oggi più che mai, è importante proprio per la salvaguardia dell’ambiente. Nei Paesi più virtuosi dal punto di vista ambientale, la bici è un simbolo. Ad esempio, nei Paesi Bassi è il mezzo di trasporto principale per quasi un terzo della popolazione. Negli ultimi dieci anni, anche in Italia le vendite delle biciclette sono tornate a salire. La bici è un mezzo rivoluzionario, adatto a tutti, amico del pianeta.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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