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Animali

Coralli, potranno essere salvati con gli integratori: una vera rivoluzione

Una rivoluzione sta accadendo in ambito scientifico, l’Australia sta sperimentando particolari integratori per salvare i coralli dei fondali marini.

Coralli sui fondali marini (Pixabay)

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Una rivoluzione sta accadendo in ambito scientifico, l’Australia sta sperimentando particolari integratori per salvare i coralli dei fondali marini. In questo modo, la strategia è quella di fornire batteri che funzionano come integratori. I cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova l’intero pianeta, trasformando l’ecosistema e spezzando gli equilibri. A risentirne è anche la barriera corallina, che rischia di scomparire per sempre.

L’aumento delle temperature delle acque e l’acidificazione degli oceani stanno uccidendo i coralli. Secondo gli scienziati, se non si inverte la rotta, la barriera corallina australiana, la più grande al mondo, potrebbe scomparire entro pochi decenni. Come riuscire a far sopravvivere i coralli? La scienza sta sperimentando una nuova tecnica rivoluzionaria. I laboratori del National Sea Simulator sono riusciti a creare integratori particolari.

Integratori per coralli, così si potrà salvare la barriera corallina

Fondale del mare (Pixabay)

La National Sea Simulator monitora la salute della barriera corallina. In questa sede, i ricercatori simulano le varie condizioni del mare, cercando di attuare soccorsi e interventi mirati. In questo caso, gli scienziati stanno controllando la salute dei coralli in relazione alla temperatura dell’oceano, alla salinità e a molti altri parametri. Nel caso specifico, sono stati messi in relazioni coralli e batteri.

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Il rapporto tra coralli e batteri è molto stretto, essenziale per la sopravvivenza di questi organismi marini. I ricercatori stanno studiando l’impatto dei batteri sulle larve di corallo, che sono mobili, prima di maturare e ancorarsi ai fondali. I ricercatori hanno esposto queste larve a 850 differenti tipi di batteri, per monitorare la reazione.

Alcuni microrganismi riescono a rafforzare i coralli, migliorandone struttura, salute e crescita. Questi batteri, dunque, possono essere utilizzati come integratori per rigenerare e rafforzare la barriera corallina. Una scoperta incredibile che è anche una speranza per la sopravvivenza di questi luoghi incantati. Naturalmente, gli studiosi dovranno scegliere i batteri più adatti per rafforzare la struttura del corallo.

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Gli studi sono ancora in corso, sono da testare ben 850 tipi di batteri, moltiplicati per 50 specie di corallo, e fare le giuste associazioni. Si è notato che alcuni batteri funzionano bene su alcuni tipi di corallo, mentre su altri hanno poco effetto. Gli scienziati dovranno studiare le giuste combinazioni per agire il prima possibile. Potrebbero volerci anni, ma è un segno di speranza che, in futuro, potrà essere applicato in tutti i mari del mondo.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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