Stabilimenti balneari, non è vietato portare cibo e bevande: lo dice la legge

L’Unione Consumatori è intervenuta per chiarire il dubbio: non è vietato portare cibo e bevande negli stabilimenti balneari.

divieto cibo bevande spiaggia
Ombrelloni sul lungomare (Pixabay)

PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM

L’Unione Consumatori è intervenuta per chiarire il dubbio: non è vietato portare cibo e bevande negli stabilimenti balneari. Dopo alcuni discutibili accadimenti in alcuni stabilimenti, come perquisizioni ai clienti per controllare se nascondessero cibi o bevande, si è creato il putiferio. In molte persone, dunque, è sorto questo più che lecito dubbio. A rispondere è la legge.

Come ogni anno torna anche stavolta l’amletico dubbio: portare o meno bevande e alimenti in spiaggia? In tanti se lo sono chiesto, questa estate ancor di più, visto le alte temperature che hanno anticipato di parecchio l’intera stagione. In alcuni stabilimenti, ci sono state addirittura perquisizioni per verificare che non ci fossero bevande e cibi nelle borse. Un fatto assurdo che ha scatenato numerose polemiche.

Cosa dice la legge su bevande e cibo negli stabilimenti balneari

bevande cibo legge stabilimento balneare
Spiaggia bagnanti (Pixabay)

Naturalmente, ognuno tira l’acqua al proprio mulino. Ogni stabilimento tende a far spendere i propri clienti, vendendo prodotti dei propri locali, ristoranti e bar. È una cosa del tutto normale, ma non è normale che si arrivi addirittura alle perquisizioni di massa, costringendo un cliente a spendere per forza pur di nutrirsi.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE → Urinare in mare, è possibile farlo? La legge lascia tutti senza parole

A questo proposito, dunque, occorre specificare che il proprietario di uno stabilimento balneare non è proprietario della spiaggia, ma solo il concessionario di un bene demaniale. I beni demaniali sono bene comuni, che appartengono a tutta la comunità. L’Unione Nazionale Consumatori ha ribadito il concetto: per legge non si possono vietare bevande e cibi provenienti dall’esterno.

E il tutto nasce da un errore madornale riportato su un articolo a firma del Sindacato Italiano Balneari, nel quale si sostiene il divieto di introduzione di alimenti nelle spiagge. Si tratta di una dichiarazione sbagliata, strumentalizzata per limitare la libertà dei consumatori, costringendoli a spendere soldi nello stabilimento che frequentano.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE → Buoni carburante, c’è tempo fino al 3 agosto per averli. Basta fare la spesa in questo supermercato

Non esiste alcun articolo che prevede questo divieto, in tutta la Comunità Europea. Per questo motivo, i cittadini possono tranquillamente portare in spiaggia bevande e cibo, prepararti o acquistati all’esterno. Ovviamente, il consumo deve avvenire rispettando l’ambiente e il decoro della spiaggia. E ovviamente senza esagerare, apparecchiando tavolate e accendere barbecue come si faceva decenni fa.