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Bioarchitettura

Edificio ad idrogeno, il primo è in Italia ed è ad impatto (quasi) zero

L’edificio a idrogeno primo in Italia si trova a Benevento e ha un impatto molto vicino allo zero. Come funziona.

(Artem Podrez – Pexels)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’edificio a idrogeno primo in Italia si chiama n-ZEB e non è un caso. Ideato e realizzato dall’Università degli studi del Sannio e da un’azienda di costruzioni locale, l’edificio ha questa sigla che sta per nearly Zero Energy Building, cioè Costruzione vicino all’impatto energetico zero. Com’è stato possibile questo risultato? Il palazzo si trova a Benevento e ha anche una seconda sigla, H-ZEB, che sta per Costruzione a impatto energetico zero all’idrogeno. Ecco come funziona e quali sono le sue caratteristiche tecniche.

Come funziona il nuovo edificio a idrogeno a Benevento: tutti i dettagli

(screenshot – instagram.com)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il palazzo ha un’altissima efficienza energetica – da qui impatto a quasi zero – e ha un uso residenziale. Si tratta solo di un prototipo al momento e di una sperimentazione, ma non è detto che queste soluzioni di bioedilizia non si possano applicare anche a uffici e negozi. Gli appartamenti consentono di vivere bene usando pochissima energia. L’edificio non si basa solo sull’energia a idrogeno, perché utilizza anche un generatore fotovoltaico o geotermico di supporto. Solo che, dato che c’è già l’impianto a idrogeno, invece di un gran numero di pannelli solari, ne basta uno, come evidenzia anche la foto.

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Così, insieme questi impianti sono totalmente autonomi e frutto – neanche a dirlo – delle fonti rinnovabili. La novità più interessante su questo fronte non è tanto il fatto che i vari impianti collaborano tra di loro. Infatti, questo avviene già oggi anche in ambito industriale. Il risultato della ricerca è che si può combinare un impianto a idrogeno – seppur piccolo – in sicurezza in un ambito domestico anche insieme ad altri impianti già utilizzati nel settore civile. In più, gli impianti rendono autonomi anche per le esigenze di riscaldamento, aspetto da non sottovalutare soprattutto in questo periodo.

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Questo edificio è abitato. Ci sono delle studentesse che hanno deciso di aderire al progetto. Ora ci sarà da vedere quale tecnologia si potrà installare. Questa soluzione innovativa è il primo passo in Europa in questo settore.

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