Bonus stufe a pellet: muoviti ora approfittando dei vantaggi esclusivi

Approfitta dei vantaggi esclusivi e informati per usufruire delle agevolazioni legate al bonus stufe a pellet, per riscaldare casa in modo economico e sostenibile.

incentivo stufa pellet
Stufa incastonata nella parete (foto proflio Instagram stufepellet)

PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM

Arriva il bonus per le stufe a pellet, ecco come giocare d’anticipo. Nonostante siamo nel pieno dell’ondata di caldo e l’arrivo della stagione invernale sembra essere molto lontana, giocare d’anticipo e pensare alle fonti di energia più convenienti per riscaldarci durante il prossimo inverno potrebbe rivelarsi una mossa scaltra.

Infatti, tra i prezzi in aumento e le materie prime che scarseggiano e che impongono al governo un probabile razionamento, è importante iniziare a pensare a fonti di calore alternative e più economiche. Tra queste, le stufe a pellet sono una valida opzione. Per il loro acquisto sono previsti degli incentivi. Il bonus è concepito sotto diverse logiche. Scopriamo di più.

Gli incentivi legati al bonus stufe a pellet, da prendere al volo

agevolazioni stufe pellet
Stufa elegante in casa moderna (foto proflio Instagram stufepellet)

La prima possibilità è quella di utilizzare l’ecobonus al 65% fino a un massimo di 30 mila euro. Questo bonus è valido solo per interventi di riqualificazione energetica di immobili che sono già iscritti al catasto o con iscrizione in corso. Non è quindi previsto per edifici in costruzione. Un’altra opzione è l’agevolazione fiscale del 50% che rientra nel bonus mobili. L’importo massimo previsto è di 10 mila euro ed è valido fino al 2022.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE → Acqua della piscina, come riscaldarla con metodi ecologici che rispettano l’ambiente

Quindi, l’eventuale acquisto deve essere completato entro il 31 dicembre 2022. Per richiedere la detrazione Irpef al 50% occorre documentare e certificare le spese nel momento in cui si fa la dichiarazione dei redditi. Per l’ecobonus, il venditore, oppure l’installatore, hanno il compito di fare le necessarie comunicazioni all’Enea, ovvero all’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

È necessario anche conservare le prove del pagamento, quindi fatture o bonifici o transazioni con carte di credito o di debito. Non può infatti godere di agevolazioni chi paga in contatti o con mezzi non tracciabili. Ultimo requisito, ma non meno importante, è che le stufe rientrino nei parametri sanciti dalla Legge 152/2006.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE → Calore ingestibile: lo zero termico si sposta sempre più in alto

Occorre fare attenzione al fatto che, nonostante l’utilizzo delle stufe a pellet sia un risparmio economico rispetto alle tradizionali fonti di riscaldamento, l’inflazione ha fatto sì che aumentasse anche il prezzo del pellet rispetto agli anni scorsi. Quindi, fare scorta in anticipo è una mossa saggia. Oltre al risparmio, il pellet ha minori impatti ambientali. Bisogna però fare attenzione ad acquistare pellet di qualità certificata.