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Animali

Canarino in cova, gli 8 errori da evitare per preservare i pulcini

Bisogna evitare alcuni errori durante l’allevamento degli amati canarini, durante la cova e una volta nati i pulcini.

Canarini sul trespolo (Pixabay)

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Molti amanti dei canarini, durante l’allevamento, commettono diversi errori, errori che poi inficiano sia sulla riproduzione che sul benessere dei pulli, ossia i piccoli appena nati. Quando un canarino è in cova, prima di tutto occorre essere pazienti. La pazienza è una dote fondamentale per questa attività. Non sempre, quando i canarini cantano, significa che sono pronti per accoppiarsi.

Ognuno ha i suoi tempi e non bisogna forzarli. In natura, gli uccelli formano il nido e depositano le uova in primavera, perciò bisogna rispettare le tempistiche naturali. È difficile che un canarino faccia le uova in inverno, con il freddo. Per questo motivo, la riproduzione deve coincidere con l’inizio della bella stagione, quando le temperature incominciano ad alzarsi.

Come comportarsi con un canarino in cova e facilitare la riproduzione

Coppia di canarini (Pixabay)

Un altro errore che molti compiono, oltre a quello di forzare i tempi, è relativo all’igiene negli allevamenti. Gli animali devono poter vivere in ambienti puliti e sani, solo in questo modo possono essere a proprio agio e seguire la propria natura. L’igiene è fondamentale per tutto l’anno, soprattutto nella fase di riproduzione, poiché eventuali germi e batteri potrebbero essere letali per i piccoli appena nati.

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A questo punto, l’igiene non deve essere relativa solo all’ambiente, ma anche noi dobbiamo fare la nostra parte, lavandoci le mani ogni volta che maneggiamo i canarini, tocchiamo oggetti e accessori, sempre per evitare di contaminare gli uccelli e creare eventuali problemi di salute. La maggior parte dei problemi di salute all’interno di un nido, infatti, arriva proprio dalle mani dell’allevatore.

Come stoccare le uova? Le uova sono molto fragili, perciò è importante preservarle nel modo corretto. Non appena avviene la cova, entro tre o quattro giorni sarebbe opportuno stoccarle in una scatola riempita con cotone e ovatta. Meglio evitare di toccare continuamente le uova, per evitare danni all’embrione e di trasmettere germi.

Qualche consiglio per non stressare i canarini

Gabbietta per canarini (Pixabay)

Per avere probabilità di fecondazione più elevate, meglio lasciare la coppia fissa, piuttosto che spostare continuamente il maschio da una gabbia all’altra, operazione che non fa altro che stressarlo. La canarina divide tutto il ciclo riproduttivo, quindi costruisce il nido, deposita le uova, cova e svezza i piccolini. È la coppia a trovare un certo equilibrio, e decide persino se abbandonare o meno un uovo, magari perché non fertile o perché l’embrione è già morto.

Una coppia di canarini ha il proprio ritmo, che non deve essere interrotto. Altro errore da evitare è quello di utilizzare farmaci senza conoscerne gli effetti, nel caso un pulcino non dovesse essere in salute. È sbagliato, perché se non si è esperti abbastanza, si rischia di compromettere l’intero gruppo. Perciò, in tal caso, meglio lasciare le cose come stanno, senza fornire antibiotici.

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Le gabbiette, inoltre, devono essere spaziose e minimali. Perciò bisogna togliere tutto ciò che infastidisce a che crea intralcio. Giochi, mille beverini, oggetti o altro, sono inutili, specialmente durante la cova e perché si contaminano facilmente. Meglio lasciare uno spazio sobrio e ben pulito. Una volta selezionate le coppie, il consiglio è quello di non cambiarle mai durante il periodo riproduttivo.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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