Le api in Sardegna soffrono terribilmente. La produzione di miele risulta decimata a causa delle anomale ondate di caldo. Il punto della situazione.
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La notizia si associa alla serie di capitoli dell’Apocalisse propria del nostro tempo. L’ambiente, il clima, l’inquinamento, la guerra, la pandemia, il caldo. Questa estate risulta particolarmente difficile fingere indifferenza davanti agli evidenti cambiamenti di temperatura che hanno interessato e tutt’ora interessanola penisola.
Dai fiumi sono emerse pietre con messaggi macabri simbolo di carestia, gli uccelli in India e Pakistan cadono in terra per via del caldo, le api, in Sardegna, non producono più miele.
Dimezzata la produzione di miele: la catastrofe è annunciata
Di recente è giunta la notizia che in India e Pakistan le temperature hanno raggiunto i 50 C°. In Asia meridionale gli uccelli cadono dal cielo stremati, così gli insetti. La causa è il surriscaldamento globale, o, per meglio dire, l’effetto dell’inquinamento atmosferico perpetuato da anni ed anni dalla nostra civiltà.
In Sardegna è il momento delle api. Ma ricordiamo un dettaglio non esattamente da poco: senza api non c’è impollinazione, senza impollinazione non c’è mondo vegetale, senza mondo vegetale non ci sono cibo ed ecosistemi verdi. Se ancora non fosse chiaro, senza api la terra non produrrebbe i suoi frutti.
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La siccità estrema in Sardegna ha causato la combustione, letteralmente, delle corolle di numerosi fiori. Con i fiori bruciati dal caldo torrido le api si sono viste private del loro primario nutrimento e costrette così a migrare intraprendendo voli troppo lunghi.
Una delle soluzioni attuate per riparare in piccola percentuale al danno è quella, già in attuazione, di abbeverare artificialmente le api per evitarne la morte. L’allarme è lo lancia Coldiretti con il primo bilancio sulla produzione di miele Made in Italy del 2022. Il risultato è sconvolgente: il raccolto nazionale ha registrato il -40% sul potenziale produttivo.
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La Sardegna risulta essere la regione più penalizzata, in particolare il meridione. Il bilancio ci parla di un calo nella produzione mai registrato nell’ultimo decennio. Diversa è la situazione a nord dell’isola: l’Oristanese e il centro-nord hanno registrato buoni raccolti di miele in primavera.