Giardino Zen, 6 idee molto originali da copiare per un relax assicurato

In un’era come questa lo stress psicologico è egemone. Un’ottima soluzione per distendere corpo e mente è quella di ritagliarti un piccolo angolo zen dentro casa. Scopri come fare in poche semplicissime mosse.

Giardino zen buddha
Statua del Buddha (Foto di Beate Felten-Leidel da Pixabay)

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Traffico, orari avorativi indecenti, burn-out, alienazione, stress. Queste le parole chiave della vita nelle grandi metropoli. Quello che sembra un fenomeno naturale al quale essere quotidianamente sottoposti, rappresenta invece un rischio da non sottovalutare per la nostra salute psichica.

In questo articolo scopriamo come riuscire a mantenere saldi i nostri i nervi e centrato il nostro equilibrio interiore partendo dall’interno delle nostre case, da considerarsi safe-space.

Giardino Zen: come ritrovare la pace mentale nel XXI secolo, o almeno provarci

Giardino zen bamboo
Bamboo (Foto di PublicDomainPictures da Pixabay)

La nostra psiche ha bisogno di momenti di “stasi”, o meglio, di momenti in cui poter ossigenare le cellule, organizzare ricordi e metabolizzare i contenuti della giornata. Potremmo racchiudere questo corollario d’attività nel bisogno umano di poter ascoltare, almeno una volta al giorno, il proprio, lento, respiro.

Molta mindfulness parla dell’iportanza della consapevolezza del presente, del qui ed ora come antidoto a numerose ferite dell’anima e stati psicologici di disagio. La società non ci aiuta di certo, anzi potremmo dire che è essa stessa il primo vettore di disagio psicologico.

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Cerchiamo tuttavia di inquadrare un possibile palliativo al problema onde evitare di essere troppo disfattisti. In 6 semplici mosse potrai ritagliare nello spazio esterno di casa tua, un angolo di pace e serenità. “Zen” letteralmente significa “visione” ma, in senso lato, si intende riferirsi ad uno stato di generale consapevolezza.

Il verbo vedere in greco presenta la stessa radice del verbo conoscere, “vedo, quindi so” è una massima che si può accostare anche al significato della parola zen, quindi. Ricreare un ambiente zen significherà soddisfare una serie di condizioni visive che invitano alla consapevolezza sensoriale e alla presenza dello stato mentale.

La natura è innanzitutto l’habitat da prediligere. I suoi suoni – lo confermano numerosi studi –  assieme al colore verde, sono in grado di distendere il sistema nervoso centrale. Partiamo quindi dal tuo giardino o da qualsiasi spazio esterno, piccolo o grande, di cui disponi.

Parti facendo ordine. Se ne hai la possibilità scegli un posto ventilato dove arrivano i raggi del sole indirettamente. Per quanto riguarda il prato togli le erbacce e taglialo in modo da dargli una forma ordinata. Questo però servirà da base per il pavimento a listoni grigi che sarà la base del nostro spazio di pace.

Se tieni particolarmente al prato inglese puoi lasciarlo attorno al perimetro della piattaforma. Fondamentale è lasciare dello spazio deputato alla sabbia, elemento imprescindibile per la pratica dello zen. Assieme alla sabbia anche l’acqua è un elemento essenziale alla pratica.

Realizza un laghetto o una piccola fontana che assicuri un continuo fluire dell’acqua. Il rumore dell’acqua che scorre assieme alla sua sola presenza saranno fondamentali per infondere uno stato di pace e calma mentale, essenziali per il focus sui pensieri.

Anche se sarà un laghetto artificiale, sappiamo che il suo scopo è ben preciso, cerca quindi di adornarlo con giochi di luce, specchietti e piante che possano renderlo il più possibile simile al mondo naturale. Se lo spazio a vostra disposizione è poco, acquistate una fontanella zen, ve ne sono moltissime sul mercato.

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Anche la privacy è importante. Sentirsi osservati o esposti non aiuta la concentrazione e la rilassatezza. Procurati dei pannelli di legno o delle canne di bambù assieme a delle piante. Disponeteli di modo da garantirvi la giusta tranquilittà ed intimità con voi stessi. Disponi una comoda poltrona in questo angolo di pace.

Porta dei libri e delle casse che possano diffondere una lieve musica rilassante. Quando decidi di entrare nell’angolo zen dimenticati dello smartphone, vanificheresti tutto il lavoro. Questo spazio è da dedicare al semplice riposo, alla lettura o all’ascolto.

Per l’illuminazione non vanno bene le fonti troppo dirette o aggressive. Sono bandite tassativamente le luci al neon e assolutamente caldeggiate invece candele, lanterne e luci calde e soffuse in genere. Gli elementi di luce artificiale saranno necessari per i mesi invernali, quando fa buio presto e al rientro dal lavoro non c’è più luce. Gli effetti benefici sono assicurati!