Decreto agrisolare, tutte le novità per il 2022: non lasciartele scappare

Decreto agrisolare 2022, approvato e pubblicato, arriva a sostegno del provato settore agricolo: vediamo di cosa si tratta e chi sono i beneficiari

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Impianto fotovoltaico cascina (foto di Roy Buri da Pixabay)

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Il Decreto agrisolare 2022 prevede incentivi a favore del settore agricolo. La sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale 149 del 28 giugno scorso cristallizza le direttive in merito all’erogazione di un contributo a fondo perduto. Il tutto rientra nell’ambito del percorso di transizione energetica intrapreso dal nostro paese.

La possibilità di fornire sostegno e incentivi ai settori in difficoltà economiche si inserisce all’interno delle risorse provenienti dal PNRR. Il Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali ne è stato l’artefice e il suo intervento si rivolge ai settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

Decreto agrisolare 2022 a beneficio del comparto agricolo: i dettagli

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Impianti fotovoltaici impresa agricola (foto di Franz W. da Pixabay)

Il Decreto agrisolare 2022 va ad incentivare la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo dei settori agricoli. L’obbiettivo è soddisfare il fabbisogno energetico delle aziende installando i pannelli fotovoltaici sui tetti di stalle e cascine.

Nello specifico verranno finanziati quei progetti che prevedono l’acquisto e la posa in opera di impianti fotovoltaici su fabbricati strumentali alle attività dei beneficiari. Verranno inoltre ricompresi anche i fabbricati destinati alla ricezione e all’ospitalità di attività agrituristica.

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Particolare attenzione viene rivolta alla conservazione territoriale, vietando categoricamente peggioramenti delle condizioni ambientali e delle risorse naturali. E’ improrogabile la tutela ambientale e quindi è richiesta la conformità alle norme nazionali e unionali vigenti.

I soggetti beneficiari dei finanziamenti a fondo perduto sono gli imprenditori agricoli, sia individuali che societari, le imprese agroindustriali e le cooperative agricole. Si contano circa 20mila tra stalle e cascine rientranti nei requisiti che potranno beneficiare dei 1,5 miliardi di euro stanziati.

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Conditio sine qua non, per i soggetti interessati a fare richiesta di agevolazione, essere regolarmente costituiti ed iscritti nel registro delle imprese alla data della presentazione della domanda. Inoltre sarà necessario essere in condizioni di regolarità contributiva attestata dal DURC (documento unico di regolarità contributiva).

Il contributo è concesso fino ad esaurimento fondi disponibili e la spesa massima consentita per singolo progetto è pari a euro 750mila, nel limite massimo di 1milione di euro per singolo soggetto richiedente.  L’Agripark dunque è ai blocchi di partenza e la scadenza individuata per la realizzazione dei lavori, il loro collaudo e la loro rendicontazione è il 30 giugno 2026.