Ragnatele sulle piante, da cosa dipende e come rimediare? In pochi step risolvi tutto

Ragnatele sulle piante: un problema comune che colpisce molte piante da interno. Scopriamo assieme come prevenire il problema o, in alterantiva, intervenire.

Acari foglia di vite
Foglia di vite (Foto di Hans da Pixabay)

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Se la tua pianta appare secca e dai colori smorzati, al punto che dopo qualche giorno appare marrone, aguzza la vista: il problema potrebbe non essere la sola mancanza d’acqua.
Avvicinandoti alla pianta potresti scorgere sulle foglie dei minuscoli puntini bianchi e delle ragnatele fra uno stelo e l’altro. Di che si tratta? Potresti essere in presenza di un’infestazione da acari. Cerchiamo di capire come comportarci e come intervenire nei riguardi di un problema apparentemente innocuo.

Ragnatele sulle piante: qual è il problema? Cerchiamo di capire come intervenire in caso di infestazione da acari

Acari piante grasse
Ragnatela (Foto di Johanna da Pixabay)
Quello dell’attacco egli acari a carico della propria piantina non è un episodio così raro in botanica e giardinaggio in genere. Le soluzioni esistono, tuttavia c’è da agire tempestivamente a causa della velocità riproduttiva del piccolo parassita.
Uno dei primi campanelli dall’allarme è dato dalla comparsa di ragnatele sulla propria pianta accompagnate da minuscoli puntini bianchi situati in prossimità delle foglie. Le ragnatele in particolare interesseranno gli steli, gli angoli e le attaccature con la foglia e il dorso di quest’ultime.

Oltre alla comparsa di punti bianchi, sulle foglie potresti notare buchi e macchie marroni. Gli acari sono difficili da vedere ad occhio nudo, ma quando l’infestazione esplode diventa più semplice. La loro colorazione è rossa o marrone ma possono presentarsi in diverse colorazioni.

Il vero problema con questo parassita è dato dalla sua capacità di riproduzione. L’acaro è capace di raddoppiare il numero dei propri esemplari nell’arco di poche settimane. L’inverno è la stagione in cui l’acaro prospera negli interni di casa poiché predilige climi secchi, caldi e asciutti.

Il riscaldamento riproduce perfettamente queste condizioni. Nel caso dell’infestazione delle piante i nutrienti prediletti dal parassita sono i materiali delle cellule vegetali. La pianta mano a mano appassirà sino anche a morire. Se vuoi prevenire il problema dovrai assicurare alla pianta un buon tasso di umidità del terreno e pulire costantemente le foglie.

Gli acari infatti amano gli strati di polvere depositata sulle foglie e attaccano più volentieri le piante già sottoposte a stress idrico. Dato che amano gli ambienti secchi, assicurati di nebulizzare periodicamente dell’acqua attorno alla pianta e sulle foglie, questo li scoraggerà.

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Se ti accorgi che la tua pianta è stata presa di mira innanzitutto allontanala dalle altre per evitare la diffusione del parassita. Procurati degli acaricidi naturali come il piretro, diretto derivato di un parente vegetale del crisantemo. Parti con questa soluzione e nebulizzala su tutte le foglie.

La cannella è inoltre un ottimo ingrediente funzionale allo scopo. L’unica pecca è che non uccide le uova ma solo gli esemplari adulti degli acari. Nebulizza una miscela di cannella e acqua sulla pianta ogni 3 giorni per almeno 2 settimane. Una soluzione estremamente efficace è l’Olio di Neem.

Efficace contro tutti i tipi di parassiti, l’olio di neem deriva dalle noci dell’albero di Neem, un sempreverde. Applicalo regolarmente sulle foglie e innaffia la pianta con una miscela di acqua e olio. Ripetilo per 5 giorni poiché ci vuole un po’ prima che si attivi.