Riscaldamenti spenti e risparmio di gas: sarà vietato utilizzare i vecchi camini, è una follia

Piano di risparmio del gas, il governo dice no all’uso dei vecchi camini a legna per i riscaldamenti: è protesta in diverse Regioni italiane.

Riscaldamento con stufa a legna (Pixabay)

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In molti, a causa dei rincari del gas e del conseguente caro bolletta, hanno pensato di ricorrere a fonti di energia alternative al metano per abbattere i costi dei riscaldamenti domestici. Tra le tante alternative, torna in voga l’idea di utilizzare i vecchi camini a legna o le stufe a biomassa legnosa.

Per quanto questa possa essere la soluzione più facile e immediate, in realtà, dopo la recente pubblicazione del piano di risparmio del gas, l’utilizzo del camino, per via delle politiche green, è vietato in gran parte d’Italia. Nel 2013, in risposta a una direttiva dell’Unione Europea che aveva l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria inquinata, in gran parte d’Italia è stato disciplinato l’utilizzo dei camini.

Utilizzo dei vecchi camini per il risparmio del gas: stop dal Governo

Camino acceso (Pixabay)

Secondo l’Arpa (l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) e il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), il 39% delle emissioni di PM10 è di origine domestica ed è proprio dovuto alla combustione di pellet e legna utilizzati per riscaldare le nostre case. Regole che limitano l’utilizzo dei camini sono state adottate in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana.

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Ad esempio, nell’area dell’Emilia Romagna, nei comuni al di sotto dei 300 metri, nel periodo che va dal 1° ottobre al 30 aprile, è vietato l’utilizzo delle stufe a biomassa legnosa. Queste hanno, infatti, un alto impatto emissivo. La Lombardia, invece, ha adottato una regola simile ma con l’eccezione di poter utilizzare impianti a biomassa legnosa senza limiti riguardanti il periodo annuale, a patto che siano di ultima generazione.

Come fatto notare da alcuni consiglieri regionali in Emilia-Romagna, è chiaro che è necessario adottare dei provvedimenti per mitigare gli effetti della crisi energetica. In questo modo si alleggerisce il peso economico che grava sulle famiglie. Il governo quindi, che chiede di risparmiare gas riducendo consumi e abbassando le temperature delle nostre case, dovrebbe consentire ai cittadini di poter utilizzare i metodi tradizionali.

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In questo caso, si chiede il permesso, almeno in parte, di poter riscaldare le proprie case utilizzando la legna. Oltretutto, nel piano appena varato, è previsto un maggiore utilizzo delle centrali a carbone, che sicuramente non sono meno inquinanti della legna utilizzata per i camini.