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Green

Infinity Train: non si ferma mai per ricaricarsi ed è a zero emissioni

Infinty Train è un progetto all’avanguardia con potenzialità enormi nell’ambito della mobilità sostenibile: scopriamo i dettagli

Locomotiva (foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay)

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“Infinity Train”, sta tutto nel nome suggestivo lo straordinario obbiettivo di questo nuovo mezzo ecologico su rotaia. La mobilità sostenibile rientra nella transizione energetica a cui il mondo intero punta da tempo. Riuscire a trovare idee tecnologicamente avanzate e green in grado di abbattere le emissioni nocive è il must condiviso.

I vantaggi potrebbero risultare significativi non solo a livello di impatto ambientale ma anche dal punto di vista economico. La possibilità di eliminare il costo dei carburanti porterebbe enormi risparmi e convenienza. L’idea è sfruttare le potenzialità dell’energia elettrica a batteria, ma non solo.

Infinity Train è il treno del futuro: l’innovazione della mobilità green che si rigenera

Vagoni merci (foto di Holger Schué da Pixabay)

L’Infinity Train è il treno del prossimo futuro. L’idea nasce in Australia e si basa sull’utilizzo di batterie elettriche autoricaricabili. L’azienda che ci sta lavorando è la compagnia mineraria Fortescue di Perth. L’obbiettivo è la produzione di treni con la capacità di viaggiare senza la necessità di fermarsi per ricaricare le batterie.

Il tutto a vantaggio del trasporto su rotaia di materiali pesanti ma non solo. La presenza di mezzi di trasporto su rotaia ecologici ed economici porterebbe vantaggi a tutto il settore in ogni parte del mondo. Il lavoro sulla nuova locomotiva green è a buon punto e la sua messa in opera è prevista per il 2023.

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Da qui si passerebbe alla totale sostituzione e conversione di tutti i convogli entro il 2030. Ma come funzionano le locomotive a batterie infinite? Il plus è costituito dai dislivelli naturali del territorio su cui viaggeranno gli “Infinity Train”. Sfruttando quindi i tratti in discesa le batterie si ricaricheranno grazie all’energia cinetica e gravitazionale. Nei tratti lineari o in salita si utilizzerà la ricarica residua.

E qui sta il segreto: non avere la necessità di infrastrutture atte alle ricariche delle batterie. Il treno elettrico a zero emissioni si ricarica con la forza di gravità. E non è un caso se è stata l’Australia ad essere pioniera del treni autoricaricabili e quindi infiniti. Le migliaia di chilometri di strada ferrata presenti nella terra dei canguri hanno ispirato ingegneri e scienziati.

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I ricercatori della società inglese Williams Advanced Engineering e quelli della già citata compagnia australiana mineraria di Perth (Fortescue Metals Group), si sono uniti per dar vita al progetto. La batteria rigenerante grazie alla gravità non necessità di alcuna power unit aggiuntiva e può ricaricare autonomamente i suoi sistemi elettrici semplicemente continuando a viaggiare, riducendo drasticamente i costi operativi e le emissioni CO2.

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