Treni ad idrogeno, come funzionano? La fine dei treni diesel

Treni ad idrogeno: la mobilità su rotaia del futuro è già realtà in Germania: vediamo i dettagli

treni idrogeno svolta mobilità sostenibile
Il Coradia iLint, treno ad idrogeno (foto di Erich Westendarp da Pixabay)

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I treni ad idrogeno sono il nuovo mezzo di trasporto green a cui mirano diversi paesi europei. Nell’ottica della transizione energetica l’innovazione si colloca in un posto di primo piano nel panorama dei trasporti. La mobilità sostenibile diventa prioritaria e sempre più realtà dei nostri giorni.

E i treni ad idrogeno rappresentano la mobilità green del futuro prossimo. Potrebbero a breve diventare la normalità su rotaia. I progetti legati a questa nuova tecnologia rispettano la totale mancanza di emissioni CO2, prime nemiche dell’ambiente e quindi responsabili dei molti cambiamenti atmosferici ad esse fortemente correlati.

Treni: il primo 100% a idrogeno al mondo parte in Germania

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Idrogeno (foto da Pixabay)

Il primo treno ad idrogeno al mondo partirà in Bassa Sassonia, Germania. Alstom è l’azienda tedesca che si occupa di mobilità intelligente e sostenibile. E sul piatto green arriva il Coradia iLint, gioiello tecnologico della flotta tedesca su rotaia. Sarà un treno utilizzato per il trasporto passeggeri sulla prima tratta al mondo ad idrogeno.

E’ un treno regionale, a bassa rumorosità che emette soltanto vapore e acqua condensata. Alternativa green che scalzerà i treni diesel definitivamente nel prossimo futuro. Il convoglio è in grado di viaggiare a velocità comprese tra gli 80 e i 120 chilometri all’ora, con la possibilità di raggiungere al massimo i 140 km/h.

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Il progetto è costato 93milioni di euro ma si stima che l’utilizzo dell’idrogeno farà risparmiare 4.400 tonnellate di emissioni CO2 in un anno. I treni green, progettati in Francia e assemblati in Germania, sono alimentati da batterie ad idrogeno ricaricabili.

Il funzionamento è basato sull’installazione sul tetto dei vagoni di celle combustibili in grado di miscelare l’idrogeno con l’ossigeno presente nell’ambiente. In questo modo si genera l’energia pulita a garanzia della mobilità sostenibile. Soluzione promettente dunque per l’auspicata riduzione globale delle emissioni nocive proprie del settore dei trasporti.

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Sulla tratta regionale della Bassa Sassonia di 126 chilometri, dove circoleranno cinque treni ad idrogeno, si trova la stazione di rifornimento d’idrogeno h24 di Bremervorde della Linde. Lo stabilimento contiene 64 serbatoi ad alta pressione da 500 bar, sei compressori ad idrogeno e 2 pompe del combustibile. L’autonomia garantita dal pieno è di 1000 chilometri.

E l’Italia è pronta ad accogliere sulla propria rete ferroviaria i convogli ad idrogeno già dal 2023. Nello stabilimento piemontese di Savigliano in provincia di Cuneo, si sta lavorando in questa direzione. Il contratto con Alstom prevede sei treni più l’opzione di nuove successive produzioni di altri otto. Previsti altri contratti con Francia, Austria, Paesi Bassi, Polonia e Svezia. L’Europa verso la svolta all’idrogeno su rotaia.