Crisi climatica, gli avvenimenti fanno riflettere: il bilancio è drammatico

La natura, in un mese e mezzo si è fatta sentire più volte. Segni inequivocabili della crisi climatica in atto. Ma il bilancio è catastrofico

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L’alluvione nelle Marche (Foto Instagram- modifica Orizzontenergia.it)

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La natura, negli ultimi quaranta giorni, si sta facendo sentire in maniera molto importante dando vita a veri e proprie catastrofi climatiche. L’ultima, in ordine cronologico, è quella avvenuta l’altra sera nelle Marche dove, in appena 7 ore, è stata registrata la metà di tutta la pioggia caduta nel 2021. Un evento terribile contrassegnato da 10 vittime e 4 dispersi. Ma quello che maggiormente preoccupa gli esperti è che non si tratta di un evento isolato.

Quaranta giorni di eventi climatici: il bilancio

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Strade allegate nelle Marche (Foto Instagram)

Il primo grande disastro è avvenuto a Monteforte Irpino, in provincia di Avellino, il 10 agosto. Qui  un fortissimo nubifragio si è abbattuto sulla città. Le strade della città sono diventate dei veri e propri fiumi ricolmi di acqua, fango e detriti dall’incredibile forza. Tanto da spazzare via anche le macchine parcheggiate. Pochi giorni dopo, il 15 agosto, sul litorale laziale, tra Latina e Sabaudia si è abbattuta una tromba d’aria. Questa, oltre ad aver distrutto intere piantagioni ha sradicato querce e pini marittimi, ha spazzato via i tetti da alcuni edifici. Una forza incredibile tanto da lasciare molte zone senza elettricità e senza telefono, tanto che le amministrazioni locali hanno parlato di “danni ingenti”.

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A settembre la forza della natura non sembra davvero calmarsi. Tanto che l’8 fanno il giro del mondo le immagini delle tromba d’aria sulle acque del Lago di Garda. Ma non solo perché a meno 150 km si scatena una violenta grandinata nel vicentino che ha quasi messo a rischio la vendemmia locale. Due giorni dopo, a Rimini, un’altra tromba d’aria si abbatte sulla spiaggia romagnola, facendo volare via non solo gli ombrelloni, ma anche intere strutture in legno massiccio. Addirittura una donna viene colpita da una brandita “volante” riportando due costole fratturate. Infine, il terribile episodio delle Marche della scora notte.

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Si tratta di episodi, dovuti alla crisi climatica, che non sono più inaspettati per IPCC e CNR che sottolineano come questi siano sempre più in aumento sia di frequenza che di intensità. Legambiente, in un report sull’Italia, ha contato 1318 episodi tra il 2010 e il 2022. Di questi, 132 avvenuti nei primi 7 mesi di quest’anno.  Secondo poi l’ANBI, Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari, per lo stato di calamità verranno ristorati solo il 10% dei danni subìti dalle persone. Mentre quello di emergenza costerà ben 7 volte di più rispetto agli interventi di prevenzione che sarebbero già dovuti iniziare. Senza dimenticare che il tutto sta avvenendo in piena campagna elettorale, ma Greenpeace e l’Osservatorio di Pavia rendono noto che nelle dichiarazioni dei politici solo l’0,5 riguarda la crisi climatica.