Tirata del carro, la barbara usanza che maltratta i buoi

A Mirabella Eclano è tempo di festeggiamenti. In provincia di Avellino ha luogo la consueta Tirata del carro, festività settembrina a cavallo fra fede e folcrore.

tirata del carro traino
Buoi – Foto di Daniel Kirsch da Pixabay

PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM

Il problema a Mirabella Eclano è che per festeggiare la Madonna dell’Addolorata, i dolori li si fanno patire a dei poveri buoi, che non sono poveri di natura ma lo diventano dopo la festività.

Ogni 17 settembre, da anni, la prassi è a stessa. Stavolta però ad esserci accesi non sono stati soltanto i ceri mariani, piuttosto sono esplose le polemiche per quanto accaduto.

Tirata del carro: la manifestazione religiosa che maltratta gli animali

tirata del carro animali
Coppia di buoi – Foto di 2211438 da Pixabay

La manifestazione religiosa che ha Luogo a Mirabella Eclano, Avellino, attira ogni anno curiosi e devoti. Quest’anno però, anziché innalzare gli spiriti alla beatitudine, la festività ha sollevato un polverone di polemiche a causa del trattamento riservato ai protagonisti silenti della marcia.

Il folclore locale prevede che ogni 17 settembre 6 coppie di buoi debbano trainare un obelisco di legno di ben 25 metri, rivestito di paglia. La marcia estenuante, che somiglia più ad una via crucis, dura 5 ore in cui i buoi a testa bassa percorrono le vie sovraffollate della città.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Bill Gates compra terreni agricoli, ma per farci cosa esattemente?

Se alla Madonna Addolorata faccia piacere un simile spettacolo non è dato sapere, ciò che è certo è che dei poveri animali sono costretti a trasportare un obelisco che abisce a toccare il regno dei cieli, pare. Le temperature di quest’anno non hanno facilitato il compito.

L’OIPA (Organizzazione internazionale protezione animali) ha espresso con forza la propria denuncia accompagnandola con una diffida indirizzata al sindaco di Mirabella Eclano stesso, Giancarlo Ruggiero. La tutela degli animali, sostiene l’OIPA non può essere messa in secondo piano, festività religiose e rispetto devono poter coesistere.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Aurora boreale, è qui che potrai vederla in questo periodo

Massimo Comparotto, presidente dell’Organizzazione, sostiene la possibilità reale di mantenere attivo il turismo collegato a simili celebrazioni e al contempo, però, la cogente necessità di non scadere nello sfruttamento animale per simile scopo.  Un obelisco simile potrebbe essere trasportato, banalmente, da un mezzo elettrico.