Nanoplastiche, il loro viaggio finisce nel tuo piatto

Nanoplastiche: sapevi che il loro viaggio finisce proprio nel tuo piatto? Scopriamo insieme di più a riguardo.

nanoplastica catena alimentare
Mano con plastica – Foto da Pexels

PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM

In questi ultimi tempi si sente spesso parlare dell’inquinamento da plastica, di come questo stia avvelenando il nostro pianeta e tutti gli esseri viventi che lo abitano.

Nello specifico sono diversi gli studi ed i documentari che mostrano come le microplastiche facciano ormai parte di noi, visto e considerato che gli oceani ne sono ormai pieni.

Non sono però le uniche nemiche che bisogna temere. Peggiori delle microplastiche, infatti, sono le nanoplastiche, delle particelle di plastica ancora più piccole di grandezza, date le dimensioni inferiori al micrometro.

E se queste nanoplastiche finissero direttamente nei nostri piatti? Secondo uno studio sembra infatti che il viaggio delle nanoplastiche termini proprio nei nostri piatti. Scopriamo di più a riguardo.

Il viaggio delle nanoplastiche: lo studio pubblicato su Nano Today

nanoplastiche studio scientifico
Il mare è pieno di nanoplastiche – Foto da Pinterest

Un recente studio pubblicato su Nano Today mostra tutto il viaggio percorso dalle nanoplastiche, dimostrando come queste siano in grado di scalare l’intera catena alimentare.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —-> Microplastiche, cosa sono e per quale motivo sono così pericolose per l’ambiente

Questo “viaggio” è stato studiato in laboratorio, prendendo in analisi una lattuga con 250 nm di particelle di PVC ( polivinilcloruro) e polistirene.

Passate due settimane sulla lattuga sono state portate delle larve di mosche soldato nero, denominate Hermetia illucens, date poi in pasto a dei pesci rutili, chiamati Rutilus rutilus, dopo appena 5 giorni.

Dopodiché sono stati esaminati nel dettagli tutti i tessuti di lattuga, mosche e pesci, ed il risultato è strabiliante. Secondo quanto analizzato, nelle specie studiate non è avvenuta la biomagnificazione, ovvero quel processo in cui avviene un accumulo di sostanze chimiche, quando si risale la catena alimentare.

Tuttavia, si è riscontrato che in tal modo le nanoplastiche raggiungono il nostro piatto e di conseguenza finiscono nel nostro organismo senza che neanche accorgercene.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —-> Microplastiche nell’acqua e nell’aria, l’inquinamento è ormai fuori controllo

Difatti la presenza di nanoplastiche è stata riscontrata sia nelle branchie che nella bocca e fegato del pesce, così come anche nelle foglie della lattuga.