Calicanto, il segreto per la coltivazione perfetta: nessuno te l’aveva mai detto

Il calicanto è un arbusto perenne e sempreverde, che ci regala i suoi colori e i suoi profumi anche durante gli inverni più rigidi

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Calicanto (Foto di liudanao1991-Pixabay)

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Il calicanto è una delle poche piante che ci regalano fiori colorati e profumati anche nelle giornate fredde dell’inverno. Il suo nome botanico è Chimonanthus, e appartiene alla Famiglia delle Calycanthaceae.

E’ una pianta originaria dell’Asia. Arrivò in Europa agli inizi dell’800 e fu proprio grazie a un botanico inglese che si arrivò al suo nome botanico. Prese in prestito dalla lingua greca il termine cheimón, inverno, e ánzos, fiore, da qui fiore dell’inverno, rafforzato dall’aggettivo praecox, precoce.

Il segreto per coltivarlo nel migliore dei modi

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Calicanto (Pinterest)

La pianta fu ed è molto apprezzata proprio per la sua ricca fioritura invernale. In Cina, sua terra di origine, cresce spontaneamente, qui da noi piace molto, perchè rende colorati i giardini e adorna le siepi.

Un’antica leggenda narra che un pettirosso vagò per molti giorni da un ramo all’altro di diversi alberi, fino a quando trovò riparo proprio su un calicanto. Per ricompensare la pianta dell’ospitalità, Dio fece cadere una pioggia di stelle sui petali dei fiori, donando loro l’aspetto splendente che hanno e il profumo intenso.

Se vogliamo regalare un calicanto, o un suo ramo, stiamo dicendo alla persona che lo riceverà in dono, che nutriamo affetto nei suoi confronti e che la vogliamo proteggere. I suoi fiori che sbocciano quando la primavera è ancora lontana, infondono positività in chi li guarda. Alcuni, infatti, consigliano di tenerli in un ambiente in cui trascorriamo molto tempo lavorando.

Coltivare un calicanto nel proprio giardino, non è particolarmente difficile. Come sempre, quando decidiamo di mettere a dimora una pianta, è necessario seguire piccoli accorgimenti che ci permetteranno di avere arbusti rigogliosi e colorati.

La scelta del terreno è importante. Il calicanto predilige un suolo fresco e sciolto, ma non disdegna nemmeno quello compatto ed argilloso. La cosa importante da tenere presente è che abbia un buon drenaggio idrico, senza ristagni.

Concimiamo la terra con fertilizzanti organici, meglio se naturali. Non teme le basse temperature invernali, vive tranquillamente anche ricoperto dalla neve. L’esposizione è indifferente, ama sia il sole che i luoghi ombreggiati.

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E’ possibile moltiplicarlo in diversi modi. Possiamo coltivarlo a partire dal seme. Durante l’inverno mettiamo i semi in piccoli vasi, dopo averli tenuti per un’intera notte a bagno nell‘acqua tiepida. dopodichè, possiamo metterla a dimora in giardino all’inizio dell’autunno.

Per moltiplicare il nostro calicanto, possiamo seguire diversi metodi e tutti sono ugualmente efficaci. La margotta, per esempio, è simile alla talea, l’unica differenza è che le radici si fanno nascere sula ramo o sul tronco della pianta madre.

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Per talea, si prelevano dei rametti semilgnosi da quelli apicali. Vanno poi cresciuti in un apposito contenitore fino all’autunno successivo. Sempre alla fine dell’estate, possiamo prelevare un pollone con una porzione di radice e metterlo subito nel terreno.

E’ una pianta piuttosto robusta, ma può capitare che venga attaccata da afidi neri che infestano i germogli giovani. Oppure dalla cocciniglia che può dare luogo alla formazione di fumaggine. In entrambi i casi, è sufficiente trattare il calicanto con del sapone molle potassico specifico per l’agricoltiura.