Foglia artificiale produce energia pulita, è il sole il motore di tutto

A produrre questa foglia artificiale straordinaria è l’Università di Cambridge. Questa segna un passo davvero importante nella rivoluzione green

Foglie finte (Foto Pixabay – Modifica Orizzontenergia.it)

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Negli ultimi anni, ricercatori e scienziati di tutto il mondo si stanno ispirando alla natura. Una strategia che si basa soprattutto sul cercare di capire come questa funziona, ma soprattutto su come replicare in laboratorio alcuni processi. In tutto ciò c’è anche una questione estetica che non può essere sottovalutata.

Un importante esempio è dato dalla città di Singapore dove, circa 10 anni fa, è stato inaugurato il Garden by the Bay. Ovvero una superficie di 1o1 ettari dove sono presenti i celebri alberi solari. Ovvero dei dispositivi a forma di albero sui quali rami sono stati posizionati dei pannelli fotovoltaici. Un ottimo modo per coniugare modernità, tecnologia e ambiente. Ma l’Università di Cambridge ha segnato un altro passo importante.

Energia pulita da una foglia artificiale. Ecco come

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L’Università di Cambridge (Foto Pixabay – Modifica Orizzontenergia.it)

L’Ateneo del Regno Unito, con i suoi ricercatori, ha segnato nelle ultime settimane un passo molto importante nella rivoluzione green. Questi hanno fatto creato una foglia artificiale capace di produrre carburante grazie all’irradazione della luce solare. Un punto importante (se non fondamentale) che ci avvicina alla transizione ecologica.

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A rendere possibile questa invenzione – secondo quanto affermato dagli studiosi – è la  miniaturizzazione, ovvero un processo già noto nella produzione dei microchip. Grazie a questa viene ridotta sia la grandezza sia la superficie del prodotto. E successivamente trasformata in una foglia artificiale. Inoltre questa, grazie all’utilizzo di alcuni ossidi metallici, è stata impermeabilizzata.

C’è dell’altro perché grazie al carbonio idrorepellente che è stato utilizzato per la copertura la foglia artificiale ha evidenziato la capacità di galleggiare, evitando sia lo sfruttamento del suolo ma anche la scissione delle molecole d’acqua. Ma c’è dell’altro perché questa converte il CO2 in gas utili e fondamentali per la carburazione.

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Tutto ciò permette, di conseguenza, di evitare l’erosione del suolo sfruttando i corsi d’acqua inquinati. In più anche i costi e l’impatto della produzione scenderanno visto che la foglia artificiale, a contatto con la luce solare genera carburante che favorisce un’importante redistribuzione di spazi industriali di ridotte dimensioni. Il tutto a impatto zero.