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Animali

La storia della gorilla più triste e sola al mondo: quanto costa la sua libertà

Una notizia davvero incredibile: in Thailandia è stata individuata la gorilla più triste e sola del mondo. Il perché

Gorilla (Foto Pixabay – Modifica Orizzontenergia.it)

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Che prezzo ha la libertà? Una domanda che la maggior parte delle persone non si pone. La libertà, d’altronde, in molti paesi (compresa l’Italia) è data per scontata e nessuno si interroga o si pone la questione su che prezzo abbia. Ma spesso questo interrogativo è rivolto solo alle persone. Ma quando si tratta degli animali la questione per molti cambia.

Soprattutto quando questi stanno dentro una gabbia per intrattenerci. Ma in pochi pensano a quello che gli animali possano provare. La cosa migliore è quella immedesimarsi in uno di questi tenendo bene a mente che si è stati strappati dal proprio habitat e la nuova casa è un gabbia in cemento, dove intrattenere i visitatori. E proprio in questa condizione che vive Bua Noi in un centro commerciale.

La triste storia di Bua Noi

Bua Noi (Foto Instagram- Modifica Orizzontenergia.it)

Bua Noi è una gorilla di 33 anni che è rinchiusa in una gabbia in cemento armato da quando ha un anno. Questa cella però non è posta in un bioparco o uno zoo, ma all’interno di centro commerciale di Bangkok. Condizioni terribili, lontana dalla luce del sole in un ambiente freddo e privo di vegetazione. che l’hanno portata ad essere considerata come la gorilla più triste e sola del mondo.

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La gorialla più sola e triste del mondo ha (per fortuna) attirato le attenzioni di molte ONG internazionali, come la PETA, che vogliono salvarla dal loro triste destino chiedendone la custodia per poi trasferirla in un santuario. Anche la nota cantante Cher si è interessata a Bua Noi, ma nessuno è riusciuto ad ottenerne la liberazione.

Infatti secondo riportati dai media thailandesi la società che gestisce il PataZoo all’interno del centro commerciaale avrebbe fissato un prezzo per libere la gorilla: 30 milioni di baht, l’equivalente di 790.000 euro. Una notizia che però non trova conferme. Anzi l’unica che emerge è la mancanza di volontà di cedere il grande animale. La libertà di Bua Noi è destinata a rimanere solo un miraggio, nonostante le moltissime denuncie dei visitatori sulle condizioni disumane in cui Piccolo Loto, questo il significato del suo nome, è costretta a vivere.

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Non si può poi non considerare come i gorilla siano animali estramente sociali e l’isolamento, in un ambiente artefatto è molto stressante e penoso. A Bua Noi rimangono pochi anni di vita, visto che questi animali tra i 40 e i 50 anni. La speranza è che possa vivere il poco tempo che gli rimane in mezzo alla natura, lontana da ogni forma di sfruttamento.

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