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Orecchio assoluto, sai di cosa si tratta? La spiegazione scientifica

L’orecchio assoluto è una capacità uditiva rara ed eccezionale, ma di cosa si tratta: vediamo la spiegazione scientifica.

Ascoltare note musicali (Canva)

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Tutti noi abbiamo sentito parlare di orecchio assoluto, ma in pochi sanno in cosa consiste e il perché di questa definizione. Si tratta di una capacità uditiva eccezionale, rarissima, ma come identificarla? C’è chi dice si nasca con questa capacità, chi invece afferma che si possa allenare l’orecchio. Qual è la verità? Cerchiamo di andare con ordine e di capire bene in cosa consista questa particolare dote.

Con orecchio assoluto si è soliti indicare la capacità di identificare, senza l’utilizzo di strumentazione, la frequenza di un suono. Significa che si distinguono perfettamente le note, poi riproporle nell’immediato, cantando oppure suonando uno strumento. Secondo le stime, questa dote si manifesta in una persona su 10 mila, ed è una prerogativa soprattutto dei musicisti.

Come riconoscere chi possiede l’orecchio assoluto

Ragazza ascolta musica con le cuffie (Canva)

Oltre ad essere una caratteristica uditiva rara, una persona su 10 mila, è tipica soprattutto dei Paesi asiatici. In Asia, infatti, l’orecchio assoluto è più frequente che nel resto del mondo. Questo per via dell’uso delle lingue tonali, come il cinese, il mandarino, il giapponese, il tailandese, e così via. Un orecchio assoluto, dunque, riesce a percepire la frequenza di una nota qualsiasi.

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La frequenza si misura in Herz (Hz), che indica il numero di volte in cui l’onda sonora oscilla in modo completo. Chi possiede l’orecchio assoluto, riesce a cogliere l’oscillazione dell’onda sonora, a differenza di tutti gli altri, le persone comuni, dotate di orecchio relativo. Un orecchio comune, quindi, riesce a intuire gli accordi di una canzone, ma non è in grado di capire quali siano le note suonate.

Tra i grandi della musica ad avere orecchio assoluto, troviamo Bach, Mozart, Beethoven, oppure Michael Jackson, Jimi Hendrix o Celine Dion, ma questa condizione è legata alla genetica di un individuo? Così parrebbe. L’orecchio assoluto è legato al DNA, inoltre, alcuni studi neurobiologici hanno evidenziato la differenza di alcune aree della corteccia cerebrale tra persone comuni e persone con questa dote.

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Quindi, con l’orecchio assoluto si nasce, ma lo si deve allenare nel corso della vita, altrimenti si potrebbe perdere l’abitudine. Oltre ai fortunati, dotati di questa capacità, e oltre alle persone comuni, con orecchio relativo, esistono anche le persone con orecchio amusicale. Gli amusici congeniti hanno difficoltà nel riconoscere melodie e toni per via di un disturbo congenito, perciò non solo non sono in grado di riconoscere una canzone, me nemmeno distinguere i vari generi musicali.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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