Bologna è la prima città 30, ma che vuol dire? Te lo spieghiamo noi

Bologna è la prima città italiana 30. Un cambio epocale davvero incredibile. Ma che vuol dire realmente? Rimarrai sorpreso

bologna prima città 30 italiana
Bologna (Foto di RitaMichelon da Pixabay)

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Chi passeggia una giornata per le vie di Bologna, tra gli odori carnosi e brodosi dei ristoranti, tra gli odori cremosi delle pasticcerie, nel riverbero rosso delle sue mura e torri, in un’atmosfera, direi, da re, dame e fanti bonari e ghiotti da mazzo di carte, tra gli esemplari di un gotico tra i più belli che l’Italia abbia elaborato, finisce in uno stato di euforia, quasi di gioia irrazionale; tutto è permesso qui, fuorché la secchezza critica.” Così il noto scrittore Guido Piovene descrisse il capoluogo emiliano.

Si tratta di una città che entra nel cuore di chiunque ci viva. Una città a misura d’uomo, dall’ottima cucina, e dai tanti scherzi. Ma non solo perché Bologna tra poco più di 6 mesi, diventerà la prima “città 30” d’Italia. Un cambio davvero epocale che presto potrebbe coinvolgere tutto il Bel Paese

Bologna “città 30”, significa questo

Unione Europea obiettivo zero morti sulle strade 2050
Piazza Grande (Foto di alex1965 da Pixabay)

A giugno, infatti, Bologna diventerà la prima “città 3o” d’Italia. Infatti la città ha deciso di mettere il limite alle strade a 30 km/h per quasi tutte le strade. In aggiunta ai già presenti limiti del centro storico dove questo è già in vigore. Saranno poche le strade che rimarranno a scorrimento veloce il cui limite sarà di 50 km/h.

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L’obiettivo è stato percosso grazie all’approvazione di una delibera della giunta comunale e dovrebbe conludersi a giugno 2023. Si tratta di un percorso che prevede anche una fase di incontro con i cittadini. Ma essere “città 30” fa parte di un contesto molto più alto. Infatti l’Unione Europea ha posto l’obiettivo “zero morti sulle strade” entro il 2050. Un progetto che coinvolge molte città europee come Bruxelles e Parigi.

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Il Comune di Bologna sottolinea che per favorire gli spostamenti a piedi o in bicicletta, per ridurre l’uso di auto e moto, deve passare dalla sicurezza stradale. Non solo perchè “la realizzazione della Città 30 si iscrive pienamente negli obiettivi della Cities Mission delle città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030, di cui Bologna fa parte insieme ad altre 8 città italiane, e offre una base essenziale alla realizzazione del progetto bandiera “Impronta verde”. Non si può ricordare come tutto ciò favorisca alla creazione di una rete di spazi adatti alla mobilità lenta, ciclabile e pedonale.

Si tratta di un modello vincente, tanto che anche Torino ha deciso di seguire l’esempio di Bologna. Infaggi il Consiglio comunale della città piemontese ha deciso di applicarlo a tutte le strade cittadine “senza diritto di precedenza”