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Energia solare, si può prendere dallo spazio? Forse ci siamo…

Energia solare presa direttamente dallo spazio, sembra fantascienza ma gli scienziati pensano di riuscirci a breve: vediamo come

La Terra (foto di Arech Socha da Pixabay)

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La corsa al reperimento di fonti energetiche alternative coinvolge molti settori e ambiti. Ricercatori e scienziati stanno mettendo a punto tutta una serie di innovazioni tecnologiche che consentano al più presto di raggiungere la totale decarbonizzazione del Pianeta. Naturalmente le fonti di energia alternativa a disposizione in natura sono state utilizzate ampiamente per raggiungere tale ambizioso obbiettivo.

L‘energia solare è un’importante fonte di energia pulita che in questo momento viene sfruttata attraverso gli impianti fotovoltaici, collocati strategicamente sui tetti di edifici o di strutture di vario tipo. L’innovazione in questo campo ha fatto passi da gigante garantendo la possibilità di produrre energia elettrica pulita, grazie alla trasformazione dell’energia proveniente dal sole.

Energia solare a presa diretta

Il Sole (foto da Pixabay, collage di orizzontenergia.it)

L’energia solare che stiamo convertendo in elettrica oggi purtroppo non basta per risolvere l’esorbitante crisi energetica che ci troviamo a vivere nel nostro tempo attuale e nel prossimo futuro. L‘idea in più è di quelle inimmaginabili che rasentano la fantascienza. Trarre l’energia solare direttamente dalla fonte, nello spazio.

Lì, nello spazio, il Sole irradia continuativamente, non tramonta e non è oscurato dalle nubi. Ma come trasferire sulla Terra tale enorme quantità di energia? Non esiste un collegamento wireless abbastanza potente da coprire la distanza che ci separa dalla nostra stella più importante.

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Le agenzie spaziali ci stanno pensando su ed hanno predisposto alcuni studi che possano indicare la strategia migliore al fine di ottenere questo incredibile risultato. L’Esa, European Space Agency, ha da poco annunciato il programma Solaris in grado di fornire energia all’Europa in termini di 20/30% del fabbisogno. Come?

L’Agenzia spaziale europea pensa di lanciare in orbita satelliti fotovoltaici per creare un enorme parco fotovoltaico spaziale. Utilizzando dei convertitori di frequenza, che possano trasformare l‘energia elettrica in microonde da sparare letteralmente sulle centrali. Qui le microonde energetiche saranno riconvertite in corrente elettrica pronta da immettere nella rete.

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Il punto debole delle fonti rinnovabili è l’incostanza: il Sole irradia solo di giorno, il vento non soffia sempre. Nello spazio e nella giusta posizione in orbita il Sole splende sempre, senza disturbo e senza la dispersione provocata dall’atmosfera. Ma il primo ostacolo è rappresentato dalla trasmissione wireless, oggi ancora non sufficiente.

Si lavora in questo senso in Germania, dove si sono fatti grandi passi avanti nel campo della trasmissione senza fili dell’energia a lunga distanza. Presso l’X-Works Innovation di Airbus si è svolta una dimostrazione che ha prodotto la trasmissione di energia elettrica a 36 metri di distanza, da un fotovoltaico ad un ricevitore. La strada è ancora lunga ma è alla nostra portata.

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