Caldaia ad idrogeno: è la svolta per il riscaldamento e l’acqua calda e porta la firma tricolore. Ecco tutti i dettagli sul progetto pilota
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L’idrogeno verde è il vettore sul quale si sta puntando di più negli ultimi tempi per sostenere la transizione energetica. Per il momento resta ancora una strada non accessibile a tutti ma promette grandi risultati. Oltre che negli spostamenti su rotaie, l’idrogeno è stato sperimentato anche per le caldaie, ideale per il riscaldamento e la produzione dell’acqua calda.
Un sistema ad emissioni zero che porta anche il nome dell’Italia che da poco ha debuttato sul mercato con una caldaia ad idrogeno. Si è partiti con un progetto pilota che è arrivato direttamente in Olanda per dare un servizio innovativo a ben 12 famiglie. Nel nostro approfondimento ti diciamo tutto della ditta tricolore che lavora al sostegno della sostenibilità.
Caldaia ad idrogeno italiana: in Olanda è già realtà
Una caldaia ad idrogeno tutta made in Italy quella realizzata da Baxi, un’azienda italiana di Bassano del Grappa che ha lanciato il primo sistema domestico che funziona solo a gas verde. Passata la fase di sperimentazione, la caldaia al momento è usata in un progetto pilota Olanda, precisamente a Lochem, nella parte orientale del Paese.
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Dodici le case, tutte unifamiliari, nella quali la macchina per il riscaldamento e la produzione dell’acqua calda ad emissioni zero è stata installata per un funzionamento 100% idrogeno. Si tratta di una situazione particolare, in quanto gli edifici risalgono ai primi del Novecento e hanno tutti dei vincoli paesaggistici che impediscono l’installazione di pompe di calore. Il vettore verde sarà immesso nella rete esistente nella quale prima veniva usato il gas e sarà prodotto tramite una serie di elettrolizzatori alimentati da pannelli solari per un impatto zero. Una soluzione innovativa e green per un problema di tutti i giorni.
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I tecnici di Baxi analizzeranno tutto il funzionamento della loro macchina con le relative reazioni soprattutto nel periodo invernale registrando consumi e rendimento per capire se questo strumento davvero potrà essere la svolta per il futuro. Per averla in funzione in Italia ci sarà ancora da aspettare secondo l’azienda che prevede di vederla nelle case degli italiani a partire dal 2025.