Pompe di calore, crescita record negli ultimi mesi: le cifre

In un prossimo futuro sembra che gli impianti per riscaldare e raffrescare la nostra casa funzioneranno con la pompa di calore

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Pompa di calore-Pixabay-OrizzontEnergia.it

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La pompa di calore o termopompa è una macchina che produce calore durante i mesi freddi, raffresca in estate e produce acqua calda sanitaria. Per il suo funzionamento non utilizza combustibili fossili e costituisce, quindi, una soluzione ecologica e sostenibile. Infatti, prende l’energia direttamente dalle fonti esterne come l’aria, l’acqua e il sottosuolo.

In questo periodo è possibile procedere all’installazione di pompe di calore nella propria abitazione grazie agli incentivi statali a cui si può ancora accedere. Questo perchè le pompe di calore sono dispositivi a basso impatto ambientale non utilizzando combustibili fossili e, cosa non da poco, permettono un notevole risparmio sulla bolletta, soprattutto se la casa è dotata anche di impianto fotovoltaico.

Secondo un rapporto pubblicato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia, AIE, la vendita di pompe di calore è in forte aumento e nei prossimi anni si prevede una crescita record. Sicuramente anche il momento storico che stiamo vivendo ha influito molto. La crisi energetica e l’aumento vertiginoso delle bollette del gas, hanno portato le persone a ricercare fonti alternative per scaldare la propria casa.

Il boom di vendite delle pompe di calore

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Pompa di calore-Pixabay-OrizzontEnergia.it

Nel 2021, infatti, le vendite sono cresciute del 15% e i numeri sono destinati a crescere nei prossimi anni. Il primato spetta all’Europa. I dati mostrano una crescita del 35% nel corso dell’anno passato. Per questo 2022 le vendite sono già raddoppiate rispetto al 2021.

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Un sistema di riscaldamento e raffrescamento prodotto da una pompa di calore contribuisce a dimunuire le emissioni di carbonio, questo significa che l’ambiente ne trarrà beneficio e che la richiesta di gas diminuirebbe notevolmente. Si parla di ridurre la domanda di quasi 7 miliardi di metri cubi nel 2025. E, se l’Europa continua di questo passo, si potrebbe arrivare a 21 miliardi di metri cubi di gas in meno nel 2030.

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Secondo il report di AIE, l’Associazione internazionale dell’energia, se continuiamo su questa linea, riducendo sempre di più il consumo di gas e altri combustibili fossili, potremmo arrivare ad evitare l’emissione nell’aria di 500 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2030.