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Orto

Cementine, mandarancio e mandarino: impariamo a distinguerli

Clementine, mandarino e mandarancio, spesso li confondiamo, impariamo a distinguere questi tre buonissimi frutti.

Cesta di agrumi (Canva) – Orizzontenergia.it

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Capita spesso di confonderli, eppure si tratta di frutti differenti. Mandarini, clementine e mandaranci si assomigliano molto, ma sono tre agrumi con caratteristiche precise. Ad esempio, se il mandarino è un agrume originario, il mandarancio e la clementina sono un incrocio, inoltre, quest’ultima non presenta semi al suo interno. Sono parenti stretti, ma non sono la stessa cosa.

Tre agrumi dalle caratteristiche uniche, che coinvolgono il sapore, il periodo di coltivazione, la grandezza. Conoscere le differenze tra i frutti è importante per affrontare un consumo consapevole. E allora, diamo uno sguardo a una breve guida e scopriamo le caratteristiche principali dei tre agrumi.

La differenze tra agrumi: clementine, mandarini e mandaranci

Clementine (Canva) – Orizzontenergia.it

Il mandarino è un frutto originario, appartenente alla famiglia delle Rutacee. È abbastanza zuccherino, di forma ovale e di dimensioni contenute. La sua buccia è sottile, si toglie facilmente, mentre la polpa è molto succosa. Si tratta di un frutto ampiamente utilizzato in cucina per la preparazione di numerose ricette, sia dolci che salate.

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All’interno degli spicchi e della polpa, il mandarino è ricolmo di semi. In Italia, le varietà di mandarino sono molte, ad esempio abbiamo la varietà Palermitana, la Satsuma, originaria del Giappone, la King, di dimensioni più grandi, oppure la Cleopatra. Proprio dal mandarino derivano altri agrumi, quali sono i discendenti?

Mandarino (Canva)- Orizzontenergia.it

Uno degli ibridi è proprio il mandarancio, incrocio tra mandarino e arancio. Questo agrume ha dimensioni un poco più grandi, la buccia è più spessa e di un colorito più vivace. La polpa è altrettanto succosa, ma è meno profumata. Il mandarancio è molto venduto in Italia, le sue proprietà organolettiche sono popolari. Tra le varietà troviamo l’Ushiu, l’Avana e la Clementina.

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La clementina, infatti, è proprio una varietà di mandarancio, un ibrido che deriva dal mix tra il mandarino Avana e l’arancia amara. Le clementine sono prive di semi, perciò piacciono moltissimo, mentre il gusto è zuccherino e pungente. La buccia è morbida e sottile. Il nome Clementina deriva dal creatore dell’ibrido, Clèment Rodier, agricoltore algerino che diede vita al primo incrocio, nel 1940. Nel sud Italia, è un agrume molto coltivato.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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