Fondo prima casa, sbrigati che scade il 31 dicembre: come funziona

Occhi e orecchi aperti: fino al 31 dicembre sarà possibile accede al fondo di garanzia sulla prima casa. Vediamo di cosa si tratta e come ottenerlo.

Fondo prima casa monete
Mutuo – foto da pixabay – orizzontenergia.it

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Fino al 31 dicembre del 2022 sarà possibile accedere al fondo di garanzia sul mutuo della prima casa, anche detto “fondo prima casa”. Se hai intenzione di comprare una casa, la tua prima casa, sappi che potrai ottenere una garanzia pubblica sul mutuo del 50 o addirittura dell‘80%.

Ma quali sono i requisiti da soddisfare per potere accedere al fondo di garanzia? Quali condizioni bisogna rispettare? Approfondiamo assieme il tema cercando di capire a chi spetta il fondo e quale è l’importo massimo sul quale è possibile applicarlo.

Fondo prima casa: ecco cosa fare per ottenerlo e a chi spetta

Fondo prima casa chiavi
Chiavi – foto da pixabay – orizzontenergia.it

Partiamo dal tetto massimo di applicabilità. Il fondo di garanzia mutui sulla prima casa potrà essere applicato su un importo massimo di 250.000 euro e può essere dell’80 o del 50%. Se hai intenzione di acquistare la tua prima casa, attenzione, la tua prima, non seconda, casa, allora potrai accedere al fondo.

Il fondo di garanzia è infatti risevato a chi non è già proprietario di un immobile in Italia o all’estero. Le eccezioni sono rappresentate da coloro che hanno ereditato una proprietà per successione. I prediletti nella lista dei richiedenti, quelli cioè aventi priorità, sono le giovani coppie coniugate o conviventi da circa due anni, le famiglie con un solo genitore e minore al seguito, gli inquilini di case popolari e i giovani sotto i 36 anni.

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La garanzia di copertura è del 50 % sul totale del costo dell’immobile. La percentuale arriva all’80% per quei casi in cui l’Isee del richiedente non supera i 40.000 euro. L’importo del mutuo richiesto non può comunque essere superiore ai 250.000 euro. Per accedere al mutuo la condizione necessaria da rispettare è che l’immobile in questione non sia una seconda casa o abitazione di lusso.

Inoltre l’immobile non deve appartenere alle categorie catastali A1,A8 e A9. La domanda può essere avanzata anche per interventi di ristrutturazione legati all’efficientamento energetico con accollo da frazionamento. Ma come si fa domanda?  La domanda andrà presentata direttamente alla banca.

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Bisognerà compilare uno specifico modulo di richiesta al quale andrà allegato il calcolo Isee. A quel punto l’istituto di credito dovrà inoltrare la domanda al Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici) che entro 20 giorni comunicherà l’esito della richiesta. Entro 90 giorni dalla richiesta la banca comunicherà l’esito finale.