Da una serie tv alla realtà: un fungo può essere la fine dell’essere umano?

Un fungo molto particolare è diventato famoso al grande pubblico grazie ad una serie tv in onda in questo periodo

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Parassita-Pinterest-OrizzontEnergia.it

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La natura non smette mai di stupirci. Sarà anche perchè, in alcune zone del pianeta, esistono specie strane e non ancora classificate o studiate in modo sufficientemente approfondito. Le foreste pluviali rappresntano una ricchezza di flora e fauna non ancora del tutto conosciuta.

Caratterizzate da un’elevata piovosità, il loro sottobosco, limitato a pochi settori a causa della mancanza di luce solare, ospita delle specie di piante, insetti, microrganismi ancora oggi completamente sconosciute. Un fungo, però, molto particolare, esiste ed è noto agli studiosi.

Da Gennaio, in seguito ad una serie tv, è noto anche a un pubblico molto più numeroso. La serie, ripresa da un videogioco uscito sul mercato 20 anni fà, è costruita partendo da un fungo che è diventato pericoloso per noi essere umani. La realtà, per fortuna è un’altra.

Oramai tutti sappiamo che i funghi sono di per sè tossici. Per quanto alcuni siano buoni e utilizzati, spesso, nella nostra cucina, è importantissimo saperli scegliere quando decidiamo di avventurarci per boschi e raccogliere i famosissimi porcini.

 Un fungo molto particolare diventato famoso grazie ad una nuova serie tv

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Fungo-Pinterest-OrizzontEnergia.it

Il fungo preso a principale protagonista pericoloso è Ophiocordyceps unilateralis. Un organismo veramente molto particolare che è in grado di manipolare alcuni insetti fino a farli morire. Il suo preferito è la formica della specie Camponotus leonardi.

Può capitare che una formica, durante i suoi spostamenti, entri in contatto con le spore di questo fungo. Queste penetrano negli spiracoli rilasciando un enzima che attacca l’esoscheletro dell’insetto. Il fungo inizia, quindi, a crescere all’interno della formica la quale, dopo un paio di giorni, è controllata dal fungo stesso.

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La formica si allontana, così, dalla sua colonia in cerca dell’ambiente ideale per la crescita del parassita. In genere l’habotat è sotto una foglia dove la formica si ancora serrando le mandibole. La contrazione è data dall’azione del fungo stesso che atrofizza i muscoli e diminuisce il numero dei mitocondri e la densità del reticolo sacroplasmatico dell’insetto.

La formica termina in questo modo di vivere e dalla base della testa fuoriesce lo stroma che contiene le spore del fungo. Altre parti del parassita fuoriescono dalle zampe, le quali gli permettono di ancorarsi ancora meglio alla foglia. L’ultimo atto del fungo consiste nel rilasciare le spore nell’aria.

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Queste si spargeranno coprendo all’inciraca uno spazio di 1 metro quadrato e aspetteranno il passaggio di un’altra formica per ricominciare il ciclo. Per il momento si conosce soprattutto questa dinamica, ma non è escluso che il parassita sia in grado di manipolare anche altri insetti, ma sicuramente non gli uomini.