Casa di paglia come risposta ecologica, sicura e ignifuga: vediamo di cosa si tratta e tutte le sue straordinarie e sorprendenti peculiarità
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La bioarchitettura cerca di dare risposte innovative, ecologicamente rilevanti, al settore edile nell’ambito della transizione energetica. Il nuovo concept parte dalla scelta dei materiali naturali e biologici che rappresentano il primo passo verso la realizzazione di quell’economia circolare che concretizza la sostenibilità nelle costruzioni.
In secondo luogo la lavorazione di suddetti materiali non implica la produzione di scarti inquinanti o pericolosi, dando quindi un ampio vantaggio in termini di riduzione di CO2. Gli stessi materiali possono garantire un riutilizzo immediato alla fine del ciclo di vita della struttura costruita, con una rapida e non impattante reintroduzione sul mercato o in natura.
La casa di paglia nelle ristrutturazioni
Per casa di paglia si intende un modello di ristrutturazione che può riqualificare edifici cadenti, attraverso l’inserimento di balle di paglia, in combinazione con il legno per la sostituzione dell’involucro. Un materiale sorprendente con qualità sconosciute. Come l’importante constatazione che sia ignifuga, poiché la compressione a 90 Kg/mc elimina la presenza di aria e quindi di ossigeno rendendola perfettamente resistente al fuoco.
Il caso della casa ristrutturata a Rablà
Il progetto è dell’architetto Michael Reichegger e la ristrutturazione è di un edificio situato a Rablà, vicino a Merano. Zero impatto ambientale, ecologica e riciclabile, la paglia è stata dunque utilizzata nell’allestimento delle pareti esterne, con il legno e l’intonaco di calce. Prerogativa di questa tipologia di agglomerato costruttivo è la sua performance in termini di accumulo di calore, di isolamento acustico e il conferimento di un clima salubre al suo interno.
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E se il grado di isolamento è ottimale, i benefici sono conteggiabili in termini di consumi energetici da riferire al riscaldamento dell’edificio. La modalità costruttiva prevede l’accatastamento una sull’altra: le balle, come i mattoni impilati, verranno poi intonacate da ambo i lati. Utilizzata anche per la coibentazione del tetto, la paglia domina l’intera struttura, fatta eccezione per i pavimenti e i solai, rigorosamente realizzati in legno.
Se poi vengono abbinate ampie vetrate nella facciata esposta a sud, l’apporto di calore solare termico sarà completo. Ciò rende questo tipo di struttura autonoma dal riscaldamento per la maggior parte dell’anno. Per ottimizzare i consumi energetici è stato installato un impianto fotovoltaico sul tetto, che fa il suo lavoro egregiamente. In combinazione con un serbatoio di raccolta dell’acqua piovana per la riduzione dei consumi idrici. L’Alto Adige detta quindi un nuovo sistema di costruzioni, innovativo ed ecologico, da imitare.