Controlla l’orologio: se annaffi a quest’ora sono 500 euro di multa

Se abbiamo un giardino, dobbiamo tenere conto di certe regole per annaffiarlo nel momento giusto, per non incorrere in sanzioni salate

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Fiore-Pixabay-OrizzontEnergia.it

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Il cambio climatico si fa sentire ed ha portato a conseguenze molto gravi. Da un lato lo scioglimento dei ghiacciai per l’innalzamento della temperatura e dall’altro la mancanza di precipitazioni con una maggiore siccità diffusa. Nel primo trimestre 2022 vi è stato un calo della pioggia dell’80% rispetto alla media stagionale.

Tutte le regioni italiane hanno subito delle conseguenze negative, in modo particolare il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia Romagna ed il Veneto. Molti comuni, di conseguenza, hanno attuato dei provvedimenti per fare fronte alla preoccupante situazione. Chi annaffiava l’orto o il giardino avrebbe rischiato di trovarsi a pagare una multa salata.

L’assenza prolungata di precipitazioni unita alle temperature più elevate del solito, hanno provocato un’intensa siccità. La crisi idrica, che ci ha accompagnato durante la scorsa estate, ha anche portato gli enti territoriali a prendere determinate decisioni al riguardo.

L’intento era quello di punire le cattive abitudini di chi utilizzava l’acqua in orari non consentiti. Questo razionamento non ha riguardato tutta l’Italia, nonostante la situazione fosse fondamentalmente la stessa, ma solo alcune regioni e comuni.

E’ ancora valida la restrizione dell’uso dell’acqua per irrigare i nostri giardini e le multe possono essere piuttosto salate

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Irrigazione-Pixabay-OrizzontEnergia.it

La situazione non cambia nemmeno in inverno. Anche sulle Alpi e sugli gli Appennini, sono mancate qusi completamente le nevicate. In tutto questo le amministrazioni territoriali hanno emanato dei provvedimenti con cui vietavano l’irrigazione nell’arco di determinati orari della giornata.

Lo stato di emergenza però comprendeva anche altri usi straordinari, quali lavare le proprie automobili, moto e tutti i mezzi privati. Per chi non rispettava i provvedimenti vi erano  sanzioni molto elevate. Sia sul Lago di Bracciano che a Vicenza, per esempio, alcuni cittadini, sorpresi a lavare l’automobile, hanno ricevuto una  multa fino a 500 euro.

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Come sarà la situazione in futuro?  Certamente dobbiamo cambiare molte cose, anche a livello quotidiano, per dare un impulso di cambiamento. Sappiamo che la motivazione dietro a tutto questo sta nel settore produttivo, nei gas di scarico e nell’elevato inquinamento.

Comunque sia, tutti noi, probabilmente ci troviamo a domandarci se la prossima estate sarà migliore. Al momento però, non possiamo saperlo, visto che siamo ancora in largo anticipo  e le previsioni non si spingono così lontane nel tempo.

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Naturalmente dobbiamo pensare che la legge rimarrà valida anche nel 2023 se la situazione sarà la stessa. La normativa è chiara ed è estremamente restrittiva. In questo caso dovremo rispettare il divieto di irrigazione dalle ore 00.00 sino alle 6.00 del mattino. L’ammenda parte da una cifra di 25 euro con la possibilità di arrivare a 500 euro. La variante è data dalla valutazione della gravità della circostanza.