Il loro numero nel sud dell’Italia sembra aumentare: tutelata la cicogna nera

Il mese scorso nel Parco nazionale della Sila c’è stato un inatteso ritorno: un uccello migratore è tornato a nidificare ad alta quota

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Nido-Pixabay-OrizzntEnergia.it

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E’ uno degli esemplari di uccelli rari, che appartengono alla Famiglia delle Ciconiidae, che ci fa sempre rimanere con il naso all’insù pieni di meraviglia. Vederlo è un fatto piuttosto raro. In genere lo si incontra appollaiato su qualche filo dell’alta tensione. E’ raro vederlo volare o incontrare un suo nido. Sto parlando della cicogna.

Nei nostri cieli, quando abbiamo la fortuna di incontrarla, vola la cicogna bianca. Vivono e si spostano, generalmente, in gruppo. Sono uccelli migratori e raggiungono le loro zone riproduttive da marzo ad aprile. Il maschio, leggermente più grosso della femmina, arriva per primo. Ritorna al nido costruito l’anno precedente e lo ingrandisce.

Sono uccelli che si scelgono e stanno insieme per molti anni. Il loro nido, che ospita le uova per circa un mese, diventa, ogni anno, sempre più grande. Spesso viene lasciato in eredità ai discendenti che appartengono alla stessa famiglia. Può raggiungere anche i 2 metri di diametro e fino a 3 metri di altezza.

La femmina depone dalle 3 alle 6 uova ogni anno. Vengono covate anche dal maschio. Dopo un mese circa, le uova si schiudono e, passate dalle 8 alle 10 settimane, i piccoli lasciano il nido. Per costruire, a loro volta, una famiglia, dovranno aspettare i 4 anni di età. Negli ultimi anni, in Italia, è possibile vederle abbastanza facilmente, soprattutto in alcune zone.

Avvistato un esemplare di cicogna molto raro

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Cicogna-Pixabay-OrizzontEnergia.it

Difficile da incontrare, invece, è la cicogna dalle piume nere. Appartiene sempre alla Famiglia delle Ciconiidae, ma ha la particolarità del piumaggio nero con sfumature verdi-viola che la rendono unica. Qui da noi era una specie scomparsa. In Piemonte, nel Parco naturale del Monte Fenera, era tornata a nidificare nel 1994.

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Nei primi anni 2000 ha riconolizzato anche altre zone d’Italia, come la Calabria, la Basilicata, il lazio e la Campania. Dal 2007 non se ne vedavano più, nemmeno nel Parco nazionale della Sila che aveva eletto a propria casa permanente. Il mese scorso, però, è tornata a svernare e nidificare nel Mediterraneo.

L’avvistamento ha riguardato un adulto di cicogna nera a quota 1300 metri nel Parco nazionale della Sila. Era il 2021 quando, per la prima volta, il GLC LIPU Sila, aveva documentato la riproduzione nell’area dell’altopiano. Era l’unico nido presente in Italia e ad una quota mai registrata prima.

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L’ornitologo Gianluca Congi, coordinatore del Glc Lipu Sila e vice presidente della Società Ornitologica Italiana, è anche considerato il massimo esperto di questa specie, ha ripreso lo straordianrio evento. La cicogna nera è una specie tutelata dalla direttiva europea Uccelli, da leggi nazionali e convenzioni internazionali. Ma la nota positiva è che, in Italia, le coppie riproduttive sono in sensibile aumento.