Hai queste piante in casa, scopri come trapiantarle senza difficoltà

Per alcune piante che abbiamo in casa è arrivato il momento di trapiantarle, come l’orchidea, ma solo se ne ha bisogno

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Tra le tante piante di appartamento, una delle più particolari e che, spesso, abbiamo in casa, è l’orchidea. Appartiene a una famiglia di piante monocotiledoni dell’ordine Asparagales. Il fiore porta il nome di orchidea. Sono piante perenni. Alcune assorbono l’acqua presente nell’ambiente tramite le loro radici aeree. Sono anche in grado di assimilare sostanze nutrienti da organismi in deconposizione.

E’ sicuramente un fiore molto bello. Spesso è difficile da mantenere sano e rigoglioso. Necessita, infatti, di cure particolari e attente. Una delle azioni da svolgere al fine di non farlo morire è il rinvaso. Prima di tutto non facciamolo se non ce n’è bisogno. Ci sono dei campanelli di allarme che ci dicono di procedere.

Per esempio se notiamo che il terriccio non è più idoneo alla sua crescita. Oppure se vediamo la presenza di muffe sul substrato, sulle radici o sulla pianta stessa.O, semplicemente, le radici si sono sviluppate troppo e il vaso non è più in grado di contenerle e di permettere loro la giusta ossigenazione.

Il periodo migliore per procedere è l’autunno, quando vediamo che la nostra orchidea ha perso tutti i fiori. Però, possiamo procedere anche in primavera, precisamente tra la fine di marzo e gli inizi di aprile. L’orchidea Phalaenopsis, la più diffusa in Italia, di norma andrebbe rinvasata ogni due anni.

Quindi verifichiamo che tipo di orchidea abbiamo in casa e procediamo. Il terreno in cui cresce è specifico per la tipologia di pianta. E’ composto da substrati che garantiscono la corretta ramificazione. E’ importante acquistare quello per orchidee che è un composto di corteccia e trucioli di pino.

Come rinvasare nel modo corretto la nostra orchidea

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Per la parte superiore dovremo impiegare del terricio misto a torba bionda di sfagno e fibra osmunda. In commercio è possibile trovare già il compost pronto e adatto per la nostra pianta. Nel caso dell’orchidea è proprio importante essere precisi nella scelta dei prodotti, ne va della sopravvivenza della pianta stessa.

Ora procuriamoci gli strumenti adatti: un paio di forbici da giardinaggio, un pennello e un vaso. Il contenitore è molto importante. L’orchidea, per crescere bene, ha bisogno della giusta ossigenazione e di assumere i nutrienti di cui ha bisogno. La scelta migliore è quella di un vaso in plastica trasparente.

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E’ specifico per le orchidee perchè permettono alla luce del sole di filtrare e questo rende le sue radici forti e ben nutrite. Nella zona inferiore presenta dei fori che fanno respirare la pianta e, di conseguenza, le impediscono di ammalarsi. Ora che abbiamo tutti gli attrezzi necessari possiamo procedere al rinvaso.

Togliamo l’orchidea dal vaso facendo attenzione a non rompere le radici. Con il pennello pulito rimuoviamo qualsiasi traccia di terriccio e con le forbici eliminiamo tutte le parti secche. Prendiamo il nuovo vaso e cominciamo ad inserire il substrato. Adagiamo, quindi, l’orchidea e completiamo con il resto del terriccio.

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Queste sono le poche e semplici mosse per trapiantare nel modo giusto la nostra orchidea. Una cosa importante: subito dopo avere terminato il rinvaso non annaffiamo la pianta per, almeno, una settimana. Sarà sufficiente vaporizzare le foglie con un poco di acqua e soltanto per una volta al giorno.