Voglia di cimentarvi nella coltivazione delle patate dolci ma non sapete da dove cominciare? Date un’occhiata a questi consigli preziosi.
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Avete mai sentito parlare delle patate ameticane? Utili per la preparazione di dolci particolari, sono originarie del Sud America e il loro nome scientifico è ipomoea batatas. Questa patata ha un sapore completamente diverso rispetto alla classica (è decisamente più dolce).
Essendo una pianta completamente diversa rispetto alla quella tradizionale, ha anche un colore sia all’esterno che all’interno completamente diverso. Infatti, mentre all’esterno può passare dalla colorazione viola, rossa fino al marrone, al suo interno vi può essere una colorazione che va dal giallo al bfino al viola oppure all’arancio.
La patata dolce va coltivata in ambienti adatti. Proprio per questo motivo, in Italia, non è molto diffusa ma arriva per importazione. Può essere coltivata in vaso ma richiede delle temperature molto alte che, soprattutto nel periodo invernale, non è possibile garantire.
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Meglio tenerla in ambienti chiusi come, per esempio, l’ambiente domestico in una posizione strategica (vicino la finestra oppure vicino ai caloriferi che alzano le temperature). Una volta piantata, bisogna mantenere la temperatura dell’ambiente sempre sopra i 15 gradi, anche di notte.
Se ciò non avviene, si può andare incontro alla morte della pianta stessa. Una volta che le patate hanno iniziato a germogliare, bisogna far raggiungere al germoglio una lunghezza di circa 15 cm e vedere se ci sono almeno 4-5 foglie. Dopodiché si può passare alla messa in dimora.
Posizionate questi germogli a 70-80 cm di distanza tra le file. A 30-40 cm di distanza, invece, tra i vari germogli della stessa fila. Ovviamente, anche in questo caso, la temperatura non deve scendere mai sotto i 15 gradi, soprattutto di notte, ed è meglio porre il tutto in un posto altamente soleggiato.
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Anche la siccità è un elemento che può portare a morte la patata. Proprio per questo motivo l’irrigazione deve essere frequente, soprattutto nella prima parte della messa a dimora. Successivamente, poi, dovrà essere irrigata solo nei grandi periodi di siccità. Proprio per questo motivo, il miglior periodo per la messa in dimora è assolutamente marzo.