Bando Ismea Terre agricole, dal 7 marzo si può presentare domanda

Per tutti coloro che vogliono accedere al bando terre agricole la data della presentazione della domanda è vicina

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Campo agricolo-Pixabay-OrizzontEnergia.it

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L’ISMEA, istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, a fronte del grandissimo successo dell’iniziativa generazione terra, comunica nuove informazioni. Con un comunicato stampa del 3 marzo ha annunciato che dal 7 marzo parte la VI edizione della Banca Nazionale delle Terre Agricole.

Questa ha la finalità di rendere note, attraverso un inventario, tutte le domande e le offerte dei terreni agricoli disponibili. La legge 39 del 2016 n. 154, raccoglie, organizza e pubblicizza tutte le informazioni necessarie sulle caratteristiche naturali, strutturali ed infrastrutturali dei terreni agricoli.

Chiarisce le modalità e le condizioni di cessione e di acquisto degli stessi. Compresi quelli abbandonati o di prepensionamento. Si tratta di aree derivanti dalle operazioni fondiarie realizzate da ISMEA. I terreni possono anche appartenere a Regioni, Province Autonome o altri soggetti pubblici, anche non territoriali, interessati a vendere.

La visione è accessibile gratuitamente dagli utenti interessati attraverso le schede tecniche e le descrizioni particolareggiate. ISMEA riserva finanziamenti appositi per l’acquisto di zone destinate all’agricoltura, da parte di giovani imprenditori o soggetti che hanno l’intenzione di acquisire la qualifica nella professione suddetta.

La data per la presentazione della domanda per il bando terre agricole è vicina

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Agricoltura-Pixabay-OrizzontEnergia.it

L’istituto stesso compra le aree. In seguito il richiedente ne diviene proprietario, dopo aver restituito il capitale in 30 rate annuali. Per richiedere tale agevolazione è necessario possedere, alla data di presentazione della domanda, dei precisi requisiti. In primis è necessario essere un giovane con meno di 40 anni che vuole acquisire la qualifica di imprenditore agricolo.

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Un’altra qualifica richiesta è quella di imprenditori agricoli a titolo principale o essere coltivatori diretti con meno di 50 anni, e le cooperative di conduzione agricola, grande o piccola. Sono esclusi gli acquisti o le rivendite di terreni agricoli tra genitori e figli. L’unica eccezione della successione a favore di eredi che prendono in carico la conduzione o la coltivazione.

E’ consentito anche in caso di prepensionamento per di soggetti che subentrano. La modalità è una vendita rateale con riserva della proprietà, che prevede un finanziamento rimborsabile con un piano di ammortamento della durata massima di 30 anni. In questo periodo il soggetto assegnatario acquisterà la proprietà solamente con il pagamento dell’ultima rata.

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Il terreno assegnato è, però, gravato del vincolo di indivisibilità per 15 anni, come previsto dall’art. 11 del decreto legislativo n. 228/2001. In sintesi il capitale massimo erogabile assegnato ad un solo imprenditore agricolo è di 750.000 euro. A più soggetti o ad una in forma di cooperativa è di 250.000 euro per ogni socio a tempo pieno.