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Fonti di energia alternativa: l’era delle energie rinnovabili. Energia prodotta da biomassa

Fonti di energia alternativa: la biomassa che produce energia. Gli scarti naturali come punto di forza. Che cos’è e come funziona 

Legno – scarti – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Le energie rinnovabili, le loro fonti e la necessità di creare energia da esse, sta diventando sempre più importante. Le fonti di energia rinnovabile, rappresentano, infatti, una svolta tanto importante quanto fondamentale per tutto il mondo. Innanzitutto dal punto di vista economico: se possiamo usufruire di fonti di energia naturali, illimitate e facilmente reperibili, abbiamo la possibilità di abbattere tutti i costi che siamo “costretti” a sostenere per acquistare l’energia da altri paesi. Questo, come si può capire, comporta una subordinazione e vuol dire che il nostro paese si trova costretto a comprare energia a costi stabiliti dai produttori esteri. Se il prezzo aumenta, per qualsiasi motivo, aumenteranno automaticamente anche le nostre bollette. Ed è quello che sta succedendo da poco più di un anno a questa parte, per le vicende politiche ed economiche che l’ Europa sta attraversando.

I prezzi, per quanto riguarda l’energia, luce e gas, sono aumentati vertiginosamente in pochissimo tempo. Molte attività commerciali hanno dovuto calare le serrande e moltissime famiglie si sono ritrovate costrette a stringere ancora di più la cinghia. Più di quanto non stessero già facendo. Le fonti di energia rinnovabile sono preziose anche per il nostro ecosistema, già ridotto all’osso. L’inquinamento, i cambiamenti climatici e tutto ciò a cui stiamo assistendo negli ultimi anni, non preannuncia nulla di buono. Più passa il tempo e più il nostro paese è a rischio. Tali rischi sono tangibili: se consideriamo che non esistono più le stagioni e che oramai le temperature tendono a salire ed a scendere non tenendo assolutamente in considerazione il periodo dell’anno. Questo incide in modo irrimediabilmente anche sull’agricoltura.

L’energia da biomassa: una svolta importante nel mondo green

Rifiuti organici – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Le coltivazioni, i raccolti, sono messi a dura prova da questo clima ballerino. Molte sono le aziende agricole che hanno dovuto fermare la produzione, questo rappresenta un danno non solo per la nostra economia, ma anche per ciò che riguarda il soddisfacimento dei nostri bisogni, in termini di alimentazione. Anche gli animali subiscono tali cambiamenti. Quelli da allevamento non producono più e quelli selvatici rischiano l’estinzione. Una catastrofe di cui, probabilmente, non abbiamo preso ancora del tutto coscienza. Ci stiamo avviando verso una distruzione totale che abbiamo provocato noi esseri umani. E questa è sicuramente la cosa più triste. Abbiamo dunque, oggi, il dovere di rimediare a tutto questo. Proprio per questo la promozione delle energie rinnovabili è fondamentale. Poter produrre energia attraverso la luce del sole, la forza del vento e dell’acqua, ma anche con le biomasse è essenziale.

Abbiamo conosciuto la funzionalità ed i pro e contro degli impianti fotovoltaici, dell’energia idroelettrica, di quella eolica, in questo articolo ci occuperemo dell’energia creata dalle biomasse. In che cosa consiste questo tipo di energia e come viene prodotta? Scopriamo subito tutto quello che c’è da sapere al riguardo. L’energia da biomasse è quel tipo di energia che viene prodotta utilizzando semplicemente materiali organici e di scarto. La biomassa rappresenta un importante risorsa per la produzione di energia ed in questo ingegnoso ed utile meccanismo si possono utilizzare rifiuti animali, piante, letame, foglie ed erbe. In questo modo si potrebbe inoltre sostituire la produzione di energia con i combustibili fossili. Le piante sono soggette, come sappiamo, ad un processo straordinariamente naturale, che prende il nome di fotosintesi clorofilliana.

I processi che portano alla produzione di energia da biomasse

Fieno e pianta – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Tale processo permette alle piante di trasformare l’energia proveniente dal sole in energia chimica. Quest’ultima, a sua volta, viene trasferita direttamente agli animali erbivori, che trovano nutrimento attraverso la vegetazione. Quando i rifiuti animali e le piante vengono bruciate, viene rilasciata nell’atmosfera l’anidrite carbonica e l’energia che viene accumulata in tale processo. In alternativa possono essere incanalate in macchinari speciali che sono in grado quindi di produrre energia elettrica. Per questo motivo, l’energia ricavata dalla biomassa è comunemente definita energia rinnovabile. Come viene prodotta l’energia da biomasse? Il procedimento non è molto complicato da capire. Tutti gli scarti di vegetazione e animali, vengono trasportati e, di conseguenza, stoccati nelle apposite centrali. Le loro dimensioni, a questo punto, vengono ridotte, quando necessario, ed in base alle dimensioni vengono trasportate al deposito corrispondente.

E’ proprio a questo punto del processo che la biomassa diventa combustibile. Dopo, i vari cumuli vengono trasportati nel forno per la combustione e il calore sprigionato permette l’evaporazione dell’acqua del circuito termodinamico, dove diventa vapore e attraversa le tubazioni della caldaia. L’elettricità prodotta viene comunque modificata ed il suo valore di tensione viene aumentato per essere il più efficiente possibile. Quali sono i vantaggi della produzione e dell’utilizzo di questo tipo di energia? Sostanzialmente sono 5 i punti positivi. Riduce la dipendenza da combustibili fossili. Le attività rinnovabili, con questo sistema, saranno sicuramente favorite rispetto a quelle non rinnovabili che sono più dannose per il nostro ecosistema. Si tratta di una risorsa “carbon neutral”, ovvero nella sua produzione non ce n’è una eccessiva di anidrite carbonica.

Energie rinnovabili: energia da biomasse, i pro ed i contro

Raccolta scarti legno – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Si tratta di un energia assolutamente rinnovabile ed illimitata. La sua produzione, legata a quelli che sono prodotti naturali, è inesauribile oltre che a bassissimo impatto ambientale. La produzione di energia da biomasse può essere utile ed molto efficace. Può inoltre rappresentare una buona alternativa al petrolio ed al gas metano ed essere utilizzata anche per le automobili. Tuttavia, anche questo tipo di soluzione presenta degli svantaggi. Quali sono? Scopriamoli. Innanzitutto, successivamente al processo di bruciatura, questa non risulta essere completamente pulita. Si tratta, infatti, di un energia che viene definita rinnovabile ma non può essere altrettanto definita pulita. Nel caso in cui non dovessero essere utilizzati materiali di scarto, questo tipo di produzione potrebbe causare la deforestazione: anche questa, gravissima per il benessere del nostro ecosistema.

Come impianto, necessità di molto spazio. Per poter produrre energia si necessita di un numero molto elevato di piante e questo, dunque, presuppone uno spazio che sia molto ampio. Spesso queste centrali si trovano in centri urbani: questo causa inevitabilmente traffico, smog e quindi inquinamento. Il rischio è quello di diventare un ulteriore causa del malessere della nostra terra alla stessa stregua delle energie non rinnovabili che hanno distrutto il pianeta fino ad oggi. Questa fonte di energia, purtroppo, non ha rendimenti molto elevati, tali da soddisfare le esigenze odierne. Inoltre, il costo del processo a cui è sottoposta è ancora incredibilmente elevato. In realtà, volendo valutare vantaggi e svantaggi di questa produzione, probabilmente ci ritroviamo di fronte ad una situazione di equilibrio o pareggio.

Energia da biomassa: l’impatto ambientale ed economico
Raccoglitore rifiuti piante – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Quello che occorre considerare, quando parliamo di questa tipologia di energia rinnovabile, come d’altra parte di tutte quelle di questo genere, è in primo luogo tener presente l’impatto che ha sull’ambiente. Come abbiamo ripetuto più volte e come ci teniamo a sottolineare, prendere coscienza dei danni apportati al nostro pianeta, rappresenta il primo passo verso un mondo migliore e più “green” possibile. La terra, il nostro ecosistema, non può più sopportare lo sconvolgimento che ha provocato, in primo luogo l’industrializzazione e poi le nostre cattive abitudini.

Non possiamo, infatti, attribuire la responsabilità della situazione attuale solo alle grandi fabbriche ed alle multinazionali. Ognuno di noi, nel suo piccolo, ha contribuito, giorno dopo giorno, a creare questo disastro disumano. Allo stesso modo, ognuno nel suo piccolo, può contribuire a migliorare la situazione. Se questo aspetto, poi, si sposa bene con quella che può essere una questione puramente economica, ancora meglio. Non possiamo infatti sottovalutare la necessità di ridurre i costi, per aziende e famiglie, che giorno dopo giorno, si trovano sempre più in difficoltà.

Carla Carro

Scrivo da quando avevo 5 anni... e non ho più smesso. Laurea triennale presso l'Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma in Scienze e tecniche psicologiche, laureanda in Psicologia clinica presso lo stesso ateneo. Appassionata di giornalismo di inchiesta, musica e curiosità, scrivere è una vera e propria necessità.

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