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Agrumi: le specie meno note, coltivazioni ed utilizzi

Le specie di agrumi sono davvero molte: il cedro, il pomelo ed il pompelmo sono tre tra quelle meno note. Le  proprietà sono davvero pazzesche 

Agrumi – frutta – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Ibridi, in diverse specie esistenti, in quanto ricavati dall’incrocio di due tipologie diverse, gli agrumi rappresentano, come sappiamo, un vero e proprio tesoro, prezioso, per il nostro organismo, ma anche per la cura del corpo ed- in qualche caso- della casa. Abbiamo spesso parlato del limone e delle sue fantastiche proprietà, molto utili anche nelle pratiche delle pulizie domestiche. Tuttavia, la lista delle specie che fanno parte degli agrumi, è molto lunga ed alcuni di essi non risultano molto conosciuti o utilizzati, se non esclusivamente nel territorio in cui nascono. Oltre, quindi, al limone, l’arancia ed il mandarino, che risultano essere le specie più note, abbiamo conosciuto le diverse tipologie, modi di coltivazione ed utilizzi del lime.

Questo agrume è diventato molto conosciuto soprattutto nell’ultimo ventennio e nello specifico, come abbiamo già detto, è molto famoso ed utilizzato nella preparazione di cocktail e bevande sia alcoliche che analcoliche. Quali sono le altre specie che appartengono a questa grande e meravigliosa famiglia? Il cedro, il pompelmo, il pomelo, il kumquat, il calamondino, il chinotto, il mapo e la mano di Buddha. In questo articolo ci occuperemo, appunto, in modo particolare, di tre specie degli agrumi che abbiamo elencato: il cedro, il pomelo ed il pompelmo. Potrebbero essere confusi, in realtà si tratta di tre tipologie di frutto ben distinte. Scopriamone subito le caratteristiche, le proprietà, gli utilizzi e tutti i consigli utili per una coltivazione assolutamente perfetta!

Il cedro: tra le specie di agrumi, uno dei più antichi

Frutto – Cedro – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Iniziamo parlando del cedro, appartenente, ovviamente, anch’esso alla famiglia delle Rutacee, è uno dei tre frutti “base” utilizzati negli innesti per la creazione di altre specie, nonostante probabilmente risulti meno conosciuto e meno utilizzato di altri. Questo splendido frutto ha origini Asiatiche, in particolar modo la sua coltivazione è estremamente diffusa in Cina, in India, in Giappone ed in Buthan. Grazie ad Alessandro Magno si diffuse nell’area Mediterranea, ma la regione in cui la sua coltivazione avviene in modo particolarmente propizio è quella del litorale tirrenico calabrese. Ancora oggi, infatti, la coltivazione di questo frutto è ancora molto intensa. Ma quali sono le caratteristiche di questo frutto? Il cedro è caratterizzato da una forma ovale ed è molto più grande rispetto al limone, benché spesso vengano confusi.

Si presenta con una scorza rugosa dal colore giallo molto acceso. La maggior parte del frutto, almeno il 70% è costituita da una parte bianca, situata tra la buccia e la polpa. Per questo motivo, la polpa non occupa molta parte e di conseguenza il succo, che si può ricavare da ogni singolo frutto è poco, o almeno molto di meno se pensiamo al limone. Importante è sottolineare che, anticamente, i monaci buddisti lo utilizzavano nelle cerimonie in quanto rappresentava il simbolo indiscusso di ricchezza, longevità e di felicità. Il cedro è molto ricco di oli essenziali i quali risiedono soprattutto nella buccia: l’olio di cedro viene ricavato grazie al processo di pressatura a freddo. Ha un grande potere digestivo e rilassante ed è anche frequentemente consigliato come rimedio contro la caduta dei capelli.

Agrumi: la coltivazione del cedro ed utilizzi in cucina

Insalata – Agrumi – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Per quanto riguarda la coltivazione della pianta, è bene sottolineare che non può avvenire ovunque, in quanto questa specie soffre molto il freddo. E’ sconsigliata, pertanto, la coltivazione in zone molto fredde. Il cedro va piantato dal periodo primaverile, aprile a quello di fine estate, settembre. Il posizionamento deve essere effettuato in una zona che sia sempre ben soleggiata ed il terreno deve essere sempre molto drenato. Per quel che riguarda la concimazione, a inizio primavera si consiglia l’utilizzo del letame, successivamente nel periodo estivo è bene utilizzare del concime liquido, che sia specifico per le piante di agrumi. Purtroppo questa pianta non sopporta i periodi di siccità, in quanto necessità di una buona quantità di acqua costante. Le irrigazioni dovranno essere regolari e molto più frequenti nel periodo estivo.

Importante è controllare il terreno prima di effettuare l’annaffiatura: ricordate che il terreno deve essere sempre asciutto prima di somministrare altra acqua.  La fioritura di questa pianta è annuale. Per quel che riguarda, invece, le proprietà, assolutamente benefiche di questo frutto, possiamo dire che sicuramente è ricco di vitamina C, come tutti gli agrumi, ma possiede anche un discreto apporto di fibre, acqua, calcio, sodio e flavonoidi. L’utilizzo del cedro, non avendo molta polpa e succo, riguarda per lo più la preparazione di bevande. Molto noti ed amati sono i liquori, le marmellate e la cedrata, bevanda analcolica e digestiva molto diffusa negli anni 70. Molto particolare è l’utilizzo del cedro all’insalata.

Insalata di cedro: la ricetta originale e semplice

Per prepararla occorre pochissimo tempo e pochi ingredienti. Avrete bisogno di un cedro, un’arancia rossa, 1 ciuffo di prezzemolo fresco e mezzo cipollotto. Tagliate a fettine sottili sia il cedro, sbucciato, che la cipolla e successivamente l’arancia rossa. Aggiungete il ciuffo di prezzemolo ben tritato, sale, olio e peperoncino quanto basta e mescolate abbondantemente in modo da far amalgamare bene gli ingredienti. Una ricetta semplicissima, molto nutriente ed estiva. Soprattutto se vi trovate ad avere degli ospiti improvvisi ed inattesi, questa ricetta sarà la vostra ancora di salvezza in quanto rappresenta un piatto semplice ed originale allo stesso tempo, insomma farete un figurone!

Il pomelo, agrume naturale ed il pompelmo
Bucce candite – Agrumi – Pixabay – Orizzontenergia.it

Il pomelo è un altro degli agrumi utilizzato per i famosi “innesti” ed anch’esso può essere facilmente confuso con il limone, in quanto si presentano in maniera molto simile, tuttavia ci sono delle caratteristiche che differenziano l’uno dall’altro. A differenza del limone, il pomelo si presenta con una forma molto più sottile ed allungata ed il suo colore tende più al verde che al giallo. Più o meno come un limone acerbo, per intenderci. Originario del Sud Est Asiatico, il pomelo, come abbiamo già detto è uno dei frutti che si trovava in natura e non è nato quindi da innesti per mano dell’uomo. Anch’esso ricco di vitamina C, di minerali ed è anche molto consigliato per combattere i problemi di obesità. L’utilizzo del pomelo, in cucina, è molto diffuso soprattutto nella preparazione dei canditi.

Nella maggior parte dei casi ad essere utilizzata è la buccia, ricoperta da zucchero o anche dal cioccolato. E’ possibile ricavare, tuttavia, delle ottime marmellate o spremute ed il suo utilizzo è molto diffuso per la preparazione di numerosi liquori, soprattutto di origine Asiatica. Tra tutti gli agrumi, il pomelo è considerato il più grande dei frutti. Il suo peso può, infatti, raggiungere anche i 2kg. Come tutti gli agrumi, per la sua coltivazione è consigliato un clima tropicale, molto caldo e dove non ci siano esposizioni a forti venti o a cambiamenti troppo bruschi delle temperature. Il terreno non deve essere troppo calcareo ne argilloso, inoltre necessità di molta acqua, soprattutto in estate.

Il pompelmo: giallo o rosso, con le medesime fantastiche proprietà
Pompelmo rosa – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Per la preparazione delle bucce candite, possiamo ricordarvi l’articolo precedente, in cui abbiamo parlato dell’arancia. Troverete la ricetta, semplice e veloce. Il procedimento è lo stesso occorre solo sostituire all’arancia il pomelo. Il pompelmo, a differenza del pomelo, è molto più simile all’arancia, le dimensioni sono sicuramente maggiori ed il colore varia tra il giallo ed il rosa. Il pompelmo non è un albero nato spontaneamente in natura, si tratta infatti di un innesto, tra l’arancio moro ed il pomelo. Le sue origini, a differenza della maggior parte degli agrumi, non è da attribuire all’Asia, ma questo frutto arriva dalle Barbados. Ricco di proprietà antiossidanti, vitamina C, ha una significativa incidenza sulla glicemia, sul colesterolo ed anche nel dimagrimento.

La sua coltivazione è presente, nel nostro paese, in alcune zone della Sicilia, della Calabria e della Campania, dove il clima è molto più mite e temperato, in quanto il pompelmo, come tutti gli agrumi, è una pianta che soffre il freddo e le temperature troppo basse. Anche questo agrume è ben utilizzato sia nelle spremute e succhi, ma anche in insalate e nella preparazione di dolci, gelati, granite e liquori. Dulcis in fundo, come dicevano i latini, un consiglio sull’utilizzo del pompelmo che forse non conoscevi: assunto con la caffeina diventa un potente analgesico naturale, molto efficace.

Carla Carro

Scrivo da quando avevo 5 anni... e non ho più smesso. Laurea triennale presso l'Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma in Scienze e tecniche psicologiche, laureanda in Psicologia clinica presso lo stesso ateneo. Appassionata di giornalismo di inchiesta, musica e curiosità, scrivere è una vera e propria necessità.

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