Conosci il peronospora? Andiamo alla scoperta dell’acerrimo nemico delle piante e scopriamo cosa fare per farlo fuori.
Anche il mondo vegetale ha le sue minacce che ne possono compromettere la vitalità. Ecco perché quando in casa o abbiamo angoli verdi estesi o semplicemente una pianta, dobbiamo prestare la dovuta attenzione. Tra i problemi che si possono presentare se non si mantiene la giusta attenzione vi rientra quella che prende il nome di peronospora, un’ingombrante presenza.
Per quale motivo? Con peronospora si intendono un insieme di malattie fungine che possono incidere pesantemente sulla salute delle piante. La Peronospora – come si vede nella foto sopra – scurisce le foglie delle piante, in questo modo non potranno crescere ed iniziano a perdere di consistenza fino che non si secchino del tutto.
Peronospora non ti temo, scopri i rimedi naturali
Per ovviare a questo problema i rimedi ci sono. Trattasi nello specifico di piccole azioni che possono davvero fare la differenza ed aiutare a contrastare la malattia. Il primo rimedio è il bicarbonato; la splendida e superba polvere bianca che viene in nostro soccorso anche in queste circostanze. Come possiamo ben notare infatti – e dalla foto lo abbiamo spoilerato – il bicarbonato lo si può usare sulle piante, ma vediamo meglio il rituale.
Gli esperti sul punto sono chiari, suggeriscono infatti di prendere due bei cucchiai di bicarbonato di sodio e di mescolarli con un cucchiaio di olio, anch’esso facilmente reperibile in casa. Questa soluzione è pronta per essere versata sulla pianta colpita. Usate questo rimedio se la zona colpita è ristretta e quindi facilmente trattabile con questo trucco. Se vi siete accorti troppo tardi che tutto l’orto o il giardino sono infestati da questa malattia fungina, sarà opportuno ricorrere a metodi incisivi.
Esiste un altro rimedio naturale, piu’ ricercato rispetto al bicarbonato anche perché è meno facile da reperire in casa. Stiamo parlando dell’equiseto; ti sarà utile per combattere queste malattie un estratto di Equisetum arvense. Una volta ottenuto, dovrai diluirlo con acqua e lo misceli per bene. Non appena il composto – non necessariamente concentrato – si è amalgamato, potrai spruzzalo ogni 10 giorni sulle piante infestate. Non abusarne mai, potrebbe essere controproducente.