Il muschio contro la crisi climatica, lo studio

Una nuova idea in ambito scientifico per salvare il pianeta: il muschio contro la crisi climatica. Un recente studio conferma le potenzialità del vegetale.

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Bosco ricoperto da muschio (Canva) – Orizzontenergia.it

Stando a recenti studi scientifici, il muschio potrebbe essere il vegetale adatto a salvare il pianeta dal surriscaldamento globale e dalla crisi climatica. Il muschio è una pianta priva di tessuto vascolare, e potrebbe fornire alla terra ciò le è stato tolto con l’inquinamento, rigenerando gli ecosistemi e dando nutrimento al sottosuolo di qualsiasi habitat.

Il muschio è il vegetale più diffuso sulla Terra, ed è in grado di assorbire e immagazzinare le emissioni di carbonio nel terreno, più di qualunque altra specie vegetale. Un team di ricercatori provenienti dalla Spagna, dagli USA e dall’Australia, sta lavorando su un progetto ambizioso. Di che cosa si tratta?

Lo studio sulla funzione del muschio per salvare il pianeta dalla crisi climatica

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Terreno arido (Canva) – Orizzontenergia.it

Il muschio è un vegetale che presenta caratteristiche incredibili. Ad esempio, è privo di tessuto vascolare, il che significa che è una specie sprovvista di radici e di fusti. Proprio perché priva di apparato radicale e di un complesso sistema vascolare, il muschio è la pianta adatta per far fronte ai cambiamenti climatici che stanno stravolgendo il pianeta. Essendo un organismo molto basico, riesce ad assorbire acqua e nutrienti direttamente nelle cellule.

Attraverso il processo di osmosi, il muschio è capace di nutrirsi facilmente, riproducendosi tramite spore. È un vegetale resistentissimo, in grado di sopravvivere in qualsiasi ambiente, anche il più estremo. E non a caso è il vegetale più diffuso sulla Terra, praticamente presente ovunque, anche nei territori più ostili, ricoprendo un’area pari a 9,4 milioni di chilometri quadrati.

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Corteccia ricoperta da muschi e funghi (Canva) – Orizzontenergia.it

Nella loro totalità, i muschi possono assorbire e immagazzinare circa 6,5 miliardi di tonnellate di carbonio in più rispetto a un territorio privo di vegetazione. Significa un assorbimento sei volte maggiore di quello generato dalle emissioni causate dai cambiamenti nell’uso del suolo. Ma in cosa consiste lo studio dei ricercatori?

Il team di scienziati ha raccolto campioni di muschio provenienti da ogni parte del pianeta, esaminandoli uno ad uno in laboratorio. Hanno poi analizzato le emissioni di carbonio immagazzinate, scoprendo così la loro enorme capacità di assorbimento e quindi di pulizia dell’aria. Queste piante contribuiscono alla salute del pianeta e dell’ambiente in generale, proteggendo la biodiversità.

Un territorio ricoperto da muschio conserva una migliore qualità di nutrienti nel sottosuolo, stabilizzando il suo microclima, fornendo riserve di acqua e di minerali alla terra. Ricoprire il pianeta con il muschio potrebbe essere un’idea molto vantaggiosa, per combattere il caldo, la siccità e il degrado dei nutrienti naturali.