In mare c’è più plastica che pesci, è stato superato il limite

Il mare è ormai dominato e deturpato dalla plastica che ben presto potrebbe superare i pesci. Scopriamo maggiori dettagli di questo scenario da brivido.

Mare e plastica: il connubio terribile
Spiaggia deturpata dalla plastica (Pexels) – Orizzonte.it

Un mare di plastica domina ormai le acque del nostro Pianeta. Ogni limite pensabile è stato superato e lo scenario in cui ben presto potrebbero verte i nostri mari è agghiacciante: secondo alcune proiezioni allarmanti nel prossimo futuro i pesci saranno in quantità minore rispetto ai rifiuti.

Questo quadro da brivido è la conseguenza dell’agire insostenibile dell’uomo protratto nei decenni: pensiamo solo che dagli anni Cinquanta a oggi la produzione di plastica ha registrato un aumento di 200 volte, raggiungendo picchi storici con 390 milioni di tonnellate immessi nel nostro Pianeta nel 2021.

Tra bottiglie e sacchetti di plastica usati a dismisura, a pagarne il prezzo è la natura: in particolare i mari sempre più invasi dai resti della plastica. Ti sarà di certo capitato di tuffarti in acqua e scontrati tra una bracciata e l’altra con resti di plastica. Una situazione spiacevole, che deturpa la bellezza dei mari e che ben presto potrebbe essere all’ordine del giorno. Scopriamone maggiori dettagli e come si potrebbe invertire la rotta.

L’impatto della plastica sul mare: la situazione è grave, le possibili soluzioni

Plastica in mare, la situazione da brivido
Plastica in mare (Pexels) – Orizzontenergia.it

Lo scorso 5 giugno è andata in scena la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Alla sua 51esima edizione (approfondisci qui maggiori dettagli) il focus di quest’anno è proprio l’inquinamento dettato dalla plastica. Su questo tema di primaria importanza il WWF ha redatto un nuovo report mettendo in luce come annualmente 1/5 dei rifiuti della plastica prodotti domini i mari.

E le cose peggioreranno nei prossimi anni: la plastica inquina moltissimo (ai suoi rifiuti è attribuita la produzione del 3,7% delle emissioni globali) e il suo processo di degradazione è lentissimo.

Mare impattato dalla plastica, il quadro allarmante
Mare impattato dalla plastica (Pexels) – Orizzontenergia.it

Quindi invertire la rotta non è più un’opzione, ma una necessità: in questo senso è necessario che i governi trovino soluzioni per contrastare l’impatto dettato dalla plastica (ecco un approfondimento sulle sue conseguenze). In particolare si guarda a soluzioni nel segno dell’economia circolare oltre che ridurre il suo uso trovando opzioni sostenibili. Inoltre dovranno essere individuati dei modi per smaltire correttamente la plastica.

Entro il 2040 si punta a lasciarsi alle spalle l’inquinamento dettato dalla plastica, riuscendo ad applicare il Trattato globale sulla plastica. Riuso, riciclo e prevenzione sono i pilastri di questo cambiamento.