Il lato oscuro del trekking, occhi aperti nei sentieri impervi

Fare trekking è sempre un’esperienza emozionante, ma proprio perché si è a contatto con la natura selvaggia, emerge il suo lato oscuro.

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Ragazza ammira la bellezza del bosco (Canva) – Orizzontenergia.it

Praticare trekking è una grande emozione, non tutti sono portati per svolgere questa attività, ma è sicuramente un’esperienza fantastica. Camminare nella natura selvaggia è un modo per ammirare la bellezza del Creato, ma è anche un modo per stare con se stessi, riflettere, ascoltare i suoni della natura, stare in pace. Non a caso, il verde trasmette pace interiore, buonumore e comporta tanti benefici.

Tuttavia, quando ci si isola dalla civiltà e ci si immerge in un territorio impervio, può essere pericoloso, specie se non si è esperti. La natura è un ambiente meraviglioso, incantevole, ma può nascondere tante insidie. Tra piante velenose, animali selvatici, sentieri scoscesi, fitti boschi, non è difficile incontrare diversi problemi.

Trekking, attività entusiasmante che comporta un lato oscuro che può essere pericoloso

Ragazzo scala una montagna (Canva) – Orizzontenergia.it

Il caso recente del turista finlandese di 21 anni, morto a seguito di un incidente accaduto sul Sentiero degli Dei, sulla Costiera Amalfitana, è l’esempio della pericolosità della natura. In questo caso, il sentiero scelto dal ragazzo straniero, non è certo semplice da percorrere. Per affrontarlo, non ci si va in pantaloncini e infradito, come fanno in molti, incautamente.

Bisogna essere attrezzati e prepararti per affrontare certi ambienti, con la natura non si scherza. Purtroppo, però, tante persone sottovalutano i pericoli, ed ecco che spesso accade la tragedia. Ci sono delle regole precise che si devono seguire alla lettera, prima di immergersi nella natura. Non si va a passeggiare al parco sotto casa, la natura va rispettata e temuta.

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Uomo si avventura tra le montagne (Canva) – Orizzontenergia.it

Prima di tutto, bisogna sempre studiare bene il percorso da affrontare, come è composto, dove è localizzato, cosa comprende, quanto è lungo e che difficoltà comporta. L’itinerario deve essere scelto in base alla propria preparazione fisica e alla propria esperienza. Inoltre, sono fondamentali le guide cartacee, le mappe, non si può fare affidamento alla tecnologia.

In mezzo al bosco, sulla cima di un monte, i telefonini non prendono quasi mai, quindi il cartaceo torna sempre utile. E ancora, altra accortezza, bisogna sempre controllare prima il meteo, e avvertire conoscenti e familiari prima della missione. L’abbigliamento, lo abbiamo accennato, deve essere consono per l’avventura, così come gli utensili da portare con sé, nello zaino. Non bisogna mai dimenticare di portare un bastone, con cui avvertire della propria presenza mentre si cammina.

Non bisogna mai indossare infradito o scarpe leggere da mare, mai camminare sotto al sole bollente, quindi meglio munirsi di cappello o di bandana, bisogna sempre portare con sé delle borracce di acqua e qualche scorta di cibo. Insomma, di accortezze ce ne sono tante, basta informarsi per bene e non agire in modo incauto, per evitare drammatiche conseguenze come quelle che sentiamo ai TG ogni giorno.