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Orto

Anguria gialla, quali differenze ci sono con quella rossa tradizionale

Sta spopolando sempre di più, ma sapevate quali sono le differenze tra questi due frutti protagonisti dell’estate?

Anguria gialla spicchio (Foto pixabay)-Orizzontenergia.it

Nel periodo estivo nulla può dare più soddisfazione di una fresca fetta di anguria, magari gustata sotto l’ombrellone in spiaggia. Negli ultimi anni sta però spopolando una variante di questo frutto in grado di appagare gli occhi quanto le papille gustative con il suo colore giallo sgargiante. L’anguria gialla rappresenta una variante suggestiva alla sua sorella rossa, ben più consumata e tipica, nonostante il crescente successo, tuttavia, in pochi sono realmente consapevoli di quali siano le differenze sostanziali tra questi due frutti. Come al solito è la sapiente arte dell’orticoltura giapponese ad aver dato vita alla variante gialla dell’anguria, ma sapevate come questo è stato possibile?

Anguria gialla, frutto di innesti ed anni di lavoro, ma il suo sapore ricorda il mango!

Anguria gialla aperta (Foto pixabay)-Orizzontenergia.it

La visione che ci appare subito pensando ad un’anguria è uno spicchio rosso sgargiante adornato da abbondanti semi neri. In molte parti del mondo comincia però a spopolare una variante in grado di colpire subito lo sguardo con il suo colore giallo sgargiante. Questa variante è frutto di anni di lavoro arrivati dai maestri di orticoltura giapponesi, ma non è solo il colore la vera differenza di questo prodotto rispetto a quello solito.

Questo frutto esotico è approdato in Italia solo nel 2007 e da allora la sua presenza è cresciuta costantemente, piantando i semi di una vera e propria rivoluzione culinaria. Il colore dorato di questa variante esotica non è tuttavia l’unico elemento di sorpresa. L’anguria gialla ha, infatti, dimensioni più piccole rispetto alla sua parente rossa e una buccia di colori verde chiaro e sottile, ma il vero colpo di scena avviene quando il frutto viene aperto, rivelando la sua polpa.
Il sapore delle angurie gialle è ben più esotico rispetto a quella tradizionale, un’esplosione di sapori che ricorda vagamente il mango, con un retrogusto acidulo di ananas e la freschezza del fico d’India.

Questo frutto non offre solo un’esperienza culinaria unica ma porta anche benefici notevoli per la salute con il suo basso contenuto calorico e la sua abbondante dose di antiossidanti, sali minerali, betacarotene e vitamina A. L’anguria gialla, così come quella rossa, può essere un potente agente depurativo, utile per combattere la ritenzione idrica e proteggere il corpo dall’infiammazione e dalle malattie, ma anche l’alto contenuto di potassio la rende particolarmente utile all’organismo, soprattutto per la salute del cuore.

A testimonianza che anche l’occhio vuole la sua parte, c’è il fatto che le richieste di anguria gialla sono aumentate esponenzialmente negli ultimi anni, e questo frutto viene ormai coltivato innumerevoli regioni, soprattutto Sicilia, Lazio e Basilicata.

Anguria gialla e rossa (Foto pixabay)-Orizzontenergia.it

Mangiare un anguria gialla può essere un’esperienza sorprendentemente varia, appagante soprattutto se consumata fresca o usata per preparare gustosi dolci o cocktail. Sono in molti gli chef che stanno sperimentando, tuttavia, anche diverse applicazioni in cucina, magari all’interno di insalate miste o altro ancora.

Il colore giallo sgargiante e la sapidità particolare di questo frutto, in definitiva, sembrano essere una stimolo in più per corpo e mente, soprattutto tra le fila di coloro che amano le novità. Per questo motivi, scegliere di acquistare un’anguria gialla può essere la scelta giusta per stupire tutti i tuoi commensali e regalare un finale speciale ad un pranzo o ad una cena, un’esperienza gastronomica nella quale vale di sicuro la pena di avventurarsi.

Mariano Orlacchio

Mariano Orlacchio nasce a Anzio nel 1990 conseguendo il diploma di maturità scientifica ad indirizzo scientifico tecnologico. Sin da piccolo si appassiona allo sport e alla scrittura. Con gli anni la sua estrema curiosità l’ha portato ad informarsi sempre di più nell’ambito sportivo e nel giornalismo conseguendo il tesserino professionale da pubblicista.

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