Il trucco per comprare l’anguria più dolce esiste e finalmente è stato rivelato: devi scegliere quella con queste caratteristiche, sono essenziali perchè risulti buono e succoso.
Chi osa disdegnare l’anguria in piena estate, e un gran bugiardo. Il frutto è amatissimo e, solo a guardarlo, già mette addosso il brivido della freschezza. È uno dei simboli della stagione più attesa di tutto l’anno. Voi, non so se conoscete il metodo migliore per capire se l’anguria è giunta ad un’ottima maturazione.
C’è chi se lo fa aprire davanti, c’è chi si mette a bussare sulla buccia incessantemente, e invece gli agricoltori suggeriscono molti metodi per carpire il frutto più buono. Guardiamo da vicino questo immenso prodotto della natura che ha alla base un ingrediente sacrosanto l’acqua.
Pensare che la sua coltivazione inizia da un semplice semino, proprio quelli neri che potete osservare all’interno del melone. Sapete che i semi hanno delle grandi proprietà benefiche? Potete aggiungerli triturati ai gelati, alle insalate e anche alla farina integrale, se amate farvi il pane in casa.
Una volta aver sotterrato il seme, lentamente inizia a crescere una piantina che poi si rivelerà il sostegno perfetto per il frutto. L’anguria se non è gigante, non piace, ed è per questo che sono in bella vista nel reparto ortofrutticolo dei supermercati.
Molti negozi amano sfidare i rivali forgiando quelli più sodi e verdi brillanti, sul bancone fuori dal proprio locale. Tra i miei ricordi, perché comunque io sono da sempre una viaggiatrice, fin da piccola, c’era un piccolo carretto con a fianco un congelatore. Puntualmente lo notavo quando, con la mia famiglia, mi recavo al mare sulla Costa Adriatica.
Era un signore di mezza età, con tanto di cappellino che simulava proprio il disegno dell’anguria. Apparentemente sembrava sostare lì sotto il suo ombrellone per puro caso. Nel momento in cui mi avvicinavo con il mio papà, si allargava in un grande sorriso e subito mi porgeva una piccola fetta di melone ghiacciato in un piatto di plastica e mi incitava a gustarlo subito.
Un’inventiva incredibile; raccontava di essere stato licenziato e di aver dovuto rimboccarsi le maniche inventandosi quella occupazione. Ritornammo dopo un mese in quella zona, per recarci di nuovo al mare, e quel posto non si riconosceva più tanto dalle persone in fila.
Si fermavano per assaggiare la sua speciale fetta di anguria ghiacciata o all’agghiaccio come recava la scritta del suo lavoro estivo. È venuto il momento di capire i trucchi per individuare le angurie più buone.
Proprio quelle che una volta azzeccate e aperte, risplendono nel colore rosso vivo e nella dolcezza della sua polpa. Dunque, un escamotage certo, è quello di controllare la superficie della buccia; se sono presente le macchie bianche significa che il melone non è ancora maturo, ma anzi, è stato estirpato dalla pianta con largo anticipo.
L’anguria da considerare, è quella sì, che ha le macchie, ma devono essere grandi e gialle. Sicuro non vi deluderà. Se il frutto è troppo tosto non va bene, anche se è vero che si deve presentare sodo. Gli esperti hanno finalmente svelato come fare per capire se stiamo facendo un ottimo acquisto.
Ascoltate bene per la prossima volta che vi recate al supermercato nel reparto apposito. Prendete un’anguria, mettetela in verticale, dovete guardare il centro del raggio, proprio da dove parte quel piccolo gambo come potete osservare dalla foto in alto. Proprio in quel sito, l’anguria ha ricevuto il suo nutrimento prima di essere raccolto.
Lì c’era come un cordone ombelicale tra il frutto e la pianta. Se nell’interno è verde non va bene, se è marrone il frutto è maturo. Ora devo tenerlo bene in mente come anche voi, perché ho da fare una scommessa con me stessa se riuscirò finalmente ad acchiappare la giusta anguria e servirla a tavola grazie alla mia grande sapienza… rubata agli agricoltori, naturalmente.