Mangiare anguria è sicuramente una buona abitudine durante l’estate, i benefici sono molteplici, ma si possono mangiare anche i semi?
L’anguria è uno dei frutti simbolo dell’estate. È dissetante, essendo ricchissimo di acqua, presenta minerali e vitamine, inoltre ha un esiguo apporto calorico. Tra l’altro, è un frutto che idrata la pelle, rinforza le ossa e protegge il cuore. L’anguria è considerata un alimento antitumorale. Tuttavia, come per ogni cosa, bisogna fare attenzione a non eccedere con le quantità.
Ha un discreto quantitativo di zuccheri, soprattutto fruttosio, inoltre, essendo appunto ricca di acqua, potrebbe gonfiare, e per questo motivo è meglio consumarla lontano dai pasti. La quantità giornaliera raccomandata è di circa 200/230 grammi. In generale, l’anguria presenta molteplici benefici, persino la sua parte bianca, che è meno saporita e spesso gettata via, è ricca di fibre e fa bene all’intestino.
Si possono mangiare i semi dell’anguria? Quali sono le controindicazioni?
Tra le controindicazioni di un eccesso nel consumo del cocomero, troviamo eccessive dosi di potassio. Il potassio è essenziale per il nostro organismo, tuttavia, se si superano le dosi, potrebbero insorgere diversi problemi, tra cui affaticamento, pressione bassa, malfunzionamento dei reni e crampi allo stomaco. Sicuramente, questo frutto si può inserire tranquillamente nella propria dieta.
Ma la domanda che si pongono tutti è se si possono mangiare anche i semi, oppure se questi fanno male. Quando mordiamo la succosa polpa del cocomero, ingeriamo anche i semi. Magari molti li scansiamo, ma non possiamo certo eliminarli tutti quanti. Come confermano gli esperti, finché si ingeriscono pochi semi, non succede nulla di problematico. Il problema subentra quando si esagera, specialmente quando i semi non vengono masticati bene o si ingoiano interi.
Un eccesso di semi nell’intestino, infatti, potrebbe causare un’occlusione intestinale, quando questi sono ingoiati interi, mentre, se masticati, potrebbero comportare diarrea o stipsi. Insomma, è sempre meglio evitare il loro consumo, almeno quando sono freschi, ma senza andare in paranoia. Come accennato, se si ingeriscono accidentalmente pochi semi, non accade nulla di grave.
Il loro consumo, invece, è consigliato dopo l’essiccazione, e comporta anche determinati benefici. I semi di anguria sono ricchi di fibre, di proteine e di antiossidanti. Tra l’altro, l’alto apporto proteico dei semi contrasta con gli alti livelli glicemici della polpa, dando maggiore equilibrio. Aiutano, dunque, a combattere il colesterolo alto e a proteggere la circolazione sanguigna, ma non solo, perché tutelano il funzionamento del fegato.
In estate, poi, sono un toccasana, poiché offrono grande energia fisica e mentale. Ma come consumarli? Una volta prelevati, bisogna lavarli per bene e poi farli asciugare. Si mescolano con olio d’oliva e sale e poi si piazzano in forno a 175 gradi. Una volta che sono essiccati per bene, si lasciano freddare e si gustano come salutare snack. Infine, essendo versatili, i semi di anguria si possono utilizzare in tanti modi diversi.