Energia rinnovabile a 23mila famiglie: l’esempio virtuoso di economia circolare del nostro Paese che arriva dal Friuli Venezia Giulia. I dettagli
Oggi si parla continuamente di sostenibilità e di energie rinnovabili, temi molto in voga, che spesso vengono usati per attrarre e molte altre creano, invece, davvero la differenza. Sono tanti gli esempi nel mondo, e anche nel nostro Paese, che ci raccontano come produrre energia verde, oggi, non sia più un’impresa titanica dimostrando come un cambio di passo sia fattibile, senza neanche troppi sforzi.
Un chiaro esempio arriva dal Friuli Venezia Giulia e da un’azienda che da oltre 10 anni opera secondo i regimi della sostenibilità, da quando questo termine non era ancora di moda, dimostrandoci come il settore agricolo non solo sia un grande volano di sviluppo ma come sia possibile conciliare la produzione di energia verde e la coltivazione secondo nuovi standard, attuando appieno un percorso di economia circolare.
Energia rinnovabile a 23mila famiglie: il processo
È Forbes che racconta l’eccelsa realtà che si trova in Friuli che permette di fornire, ogni giorno, energia rinnovabile a ben 23mila famiglie del territorio. Si tratta di un’azienda, la Greenway, che opera nel settore agricolo e zootecnico, coltivando biomasse per uso energetico e nello stesso tempo per uso alimentare, tanto per l’uomo che gli animali, producendo concime organico.
Questo è possibile attraverso gli impianti di biogas che consente di abbattere l’uso del concime chimico e di fare in modo che il terreno aumenti la propria capacità di trattenere la CO2. Grazie al biogas il terreno migliora le proprie qualità organiche e di trattenimento dell’acqua. In questo modo gli appezzamenti sono coltivati nel miglior modo possibile e le superfici interessate aumentano, viene coinvolto anche l’allevamento del bestiame e la produzione di latte, il giro d’affari cresce, la qualità dei prodotti migliora e tantissime famiglie riescono ad usare energia pulita prodotta grazie ad un circuito completo all’interno del quale nulla viene sprecato.
Si tratta di un processo che in questo caso consente la coltivazione delle viti e la produzione di vini autoctoni di qualità, dell’allevamento del bestiame e della produzione di latte e della distribuzione dell’energia in eccesso per l’azienda alle famiglie del luogo. Non un caso isolato ma uno di quelli che consentono al nostro Paese di essere insieme alla Germania tra i principali produttori, in Europa, di biogas.