Centrali nucleari sotterranee, come funzionano e quante ce ne sono al mondo

Centrali nucleari sotterranee, l’idea vincente di molti paesi solletica l’Italia. Un nuovo traguardo della tecnologia con pro e contro, vediamo di cosa si tratta.

sistema possibile
centrale nucleare sotterranea(Instagram-Orizzontenergia.it)

Dici nucleare e già la schiena viene percossa da brividi. E’ propria quella parola a fare paura, il nucleare è qualcosa di reale ma nel nostro caso è la trasformazione di una materia in energia. L’elemento che serve alla popolazione e potrebbe avere una location diversa da quella ufficiale.

Gli enormi sbuffi che fuoriescono da quei siloni enormi, sono un pugno nello stomaco. Grigio, nero o la classica fumata bianca, non rincuora con tutti i sistemi per fare pace con la natura. Oggi però sta prendendo sempre più un’idea di centrali nucleari sotterranee.

La decisione di costruire centrali nucleari, sia in superficie che sotterranee, è complessa e richiede una valutazione completa dei rischi e dei benefici, così come una consultazione pubblica e un coinvolgimento delle parti interessate. La sicurezza è una priorità assoluta in qualsiasi progetto nucleare, l’Italia lo sa.

Centrali nucleari sotterranee, cosa ne pensa la penisola italiana? Gli scienziati si dicono pronti

centrale nucleare
stabilimento sottosuolo(Canva-orizzontenergia.it)

Le centrali nucleari sotterranee sono un concetto interessante che è stato discusso in vari contesti per affrontare alcune delle preoccupazioni legate alle centrali nucleari tradizionali. Gli impianti sono progettati per essere situati sottoterra, il che potrebbe offrire alcune potenziali vantaggi e sfide.

Posizionando lo stabilimento sottoterra, si potrebbe ridurre il rischio di incidenti e l’esposizione al pubblico in caso di guasti o fughe radioattive. Il pro è quello di avere meno spazio in superficie rispetto alle centrali nucleari tradizionali, un vantaggio in aree densamente popolate.

Il contro è il costo, a causa delle sfide tecniche legate all’escavazione e alla sicurezza sotterranea. La gestione delle scorie nucleari rimarrebbe una incognita e una questione complesse. Le zone sarebbero vulnerabili a rischi geologici come terremoti o frane, a meno che non siano progettate con misure di sicurezza geologica adeguate.

in Italia ancora no
successi nel mondo(Instagram-Orizzontenergia.it)

Negli anni ’80ci fu un primo approccio per migliorare la sicurezza delle centrali nucleari. L’idea principale era quella di posizionare i reattori in un ambiente sotterraneo. Oggi  potrebbero esserci nuove considerazioni e opportunità che potrebbero rendere i progetti di centrali nucleari sotterranee più fattibili.

Sono stati fatti tentativi in passato per la costruzione di centrali nucleari sotterranee in diversi paesi, anche se non sono sempre stati portati a termine con successo. Cina e Norvegia hanno realizzato i progetti con esiti positivi. La Svizzera ebbe una brutta esperienza e dovette chiudere la caverna dove era stata sistemata la centrale.

L’Italia resta a guardare? Niente affatto. L’idea di costruire centrali nucleari sotterranee a una profondità di 200-300 metri, è stata proposta da Carlo Rubbia e Pietro Lunardi già nel 2015. Purtroppo il rovescio della medaglia preoccupa molto. E’ normale che solleva questioni complesse e dibattiti significativi sulla sicurezza, l’efficienza e la fattibilità di tali impianti in Italia.