‘Sdoppiare’ una Monstera: come creare un’altra pianta

Se abbiamo una Mosterna ma vorremmo la coppia, non c’è bisogno di comprarla: ecco come fare per realizzare un’altra in un naturale processo

Monstera
Potatura Monstera (foto Canva) – orizzontenergia.it

Chi ama le piante ne vorrebbe sempre di più. Alcune però richiedono una cura particolare che viene considerata “difficile” e quindi rinunciano ad averla perché pensano di non essere in grado di gestirla. C’è però anche la questione tempo. Non tutti riescono a dedicare alle piante le giuste ore, necessarie alla cura. Altri rinunciano ad prendere di più per questioni di spazio.

Come “creare” una Monstera

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Foglia di Monstera (foto Canva) – orizzontenergia.it

Inoltre non è neanche il caso di comprare ogni tipo di pianta che piace. C’è però un metodo, perfettamente naturale, che consente di ricreare una pianta da quella già esistente. In questo modo si esprime tutta l’essenza dell’ambientalismo: si risparmia e si dà nuova vita. Come prevede la legge della conservazione della massa che ha origine dal postulato fondamentale di Antoine-Laurent de Lavoisier, biologo francese del XVIII secolo, “nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma”.

Una delle piante d’interni che ha maggiore successo e tanto piace per abbellire il nostro soggiorno è la Monstera. Robusta pianta tropicale con grandi foglie a forma di mano è la classica ornamentale che troviamo anche nelle sale di aspetto. In questo articolo vediamo come farla sopravvivere al chiuso.

È molto diffusa anche per la relativa facilità di coltivazione poiché si tratta di una specie che si adatta bene negli interni quando la luce è carente.

Anch’essa in questo timido inizio di autunno deve ritornare dentro dopo che ha trascorso l’estate all’esterno sui balconi. Il passaggio avviene in questo periodo poiché la notte le temperature calano. È infatti il periodo in cui bisogna lavorare la pianta con la potatura. Riducendo le dimensioni, però, bisogna stare attenti ai fusti per identificare i nodi da cui spuntano alcune radici e recidiamo i rami da eliminare circa cinque centimetri sotto i nodi.

È facile che durante lo svolgimento di queste azioni o negli spostamenti, parti della pianta si rompano. A questo punto possiamo ridare vita alle parti tagliate, creandone letteralmente una nuova.

Dividiamo in più sezioni i fusti recisi, soprattutto se sono molto lunghi, in modo da ottenere talee lunghe non oltre 30 centimetri. Secondo passaggio è preparare dei vasi capienti con terriccio per piante da appartamento. I rametti tagliati li interriamo nella parte inferiore della talea lasciando fuori dalla terra le due foglie in alto e con le dita pressiamo il terriccio intorno al fusticino.

Per dare stabilità al vaso e per tenere la talea ferma, accanto al ramo mettiamo un tutore e lo fissiamo con la corda. Il “processo di creazione” della pianta a questo punto può dirsi finito, doppiamo solo badare a farla crescere innaffiandola regolarmente. In poco tempo vedremo le pianta crescere velocemente mentre per i primi germogli dovremo attendere almeno un mese.

Le foglie appena nate non saranno frastagliate ma piccole e avranno una forma particolare che ricorda il cuore. Con la pazienza tipica di chi ama le piante, successivamente bisognerà attendere per poter ammirare fenditure e perforazioni tipiche delle Monstera quando la pianta sarà cresciuta.